Alto rischio di fratture da debole trauma in pazienti affetti da pancreatite cronica


La pancreatite cronica (CP) è una condizione patologica spesso associata ad un alterato metabolismo minerale osseo il quale espone i pazienti ad osteoporosi e suscettibilità a fratture da deboli traumi.
La CP è comunemente definita come un processo continuo e infiammatorio del pancreas, caratterizzato da alterazioni morfologiche irreversibili che può portare a dolore addominale cronico e a compromissione della funzione esocrina ed endocrina del pancreas.
L’incidenza significativa di osteopatie metaboliche nei pazienti affetti da CP, in particolare nelle fasi avanzate della patologia, può essere correlata al malassorbimento di vitamina D da parte della circolazione enteropatica.
L’osteoporosi è una condizione frequentemente riscontrata in pazienti affetti da morbo di Crohn e colite ulcerosa i quali soffrono spesso fratture vertebrali.
I fattori che contribuiscono all’insorgenza dell’osteoporosi nel corso delle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) sono la terapia con glucocorticoidi, l’elevata produzione di citochine da parte del processo infiammatorio stesso, il malassorbimento di vitamina D ed il possibile ipogonadismo.
Lo studio
Nel presente studio è stata esaminata la prevalenza di fratture da debole trauma in pazienti con CP, rispetto all’incidenza di fratture in patologie gastrointestinali ad alto rischio, per le quali esistono già linee guida per lo screening di malattie ossee metaboliche.
L’analisi stata condotta su un database retrospettivo di coorte contenente dati raccolti in dieci anni (1998 – 2008) su più di 4,500 pazienti con CP e malattie gastrointstinali ad alto rischio esaminati in strutture specializzate.
La prevalenza osservata delle fratture (pazienti con fratture sul totale di pazienti) è stata la seguente: controlli 1,1%; morbo di Crohn 3,0%; CP 4,8%; cirrosi 4,8%, morbo celiaco 5,0% e postgastrectomia 5,4%. La prevalenza in ciascun gruppo è risultata statisticamente più elevata rispetto ai controlli.
La prevalenza di fratture CP era maggiore rispetto ai controlli e al morbo di Crohn e paragonabile alle altre patologie gastrointestinali ad alto rischio.
La prevalenza di fratture da debole trauma in pazienti CP è comparabile o addirittura più elevata rispetto a quella di malattie gastrointestinali ad alto rischio, per le quali già esistono linee guida di screening.
Nelle forme iniziali di pancreatite, non è possibile escludere una progressione dell’osteopatia, a causa di alterazioni della normale flora intestinale e disturbi dell’assorbimento di vitamina D da parte della mucosa intestinale.
Significato clinico
In base ai risultati dell’indagine retrospettiva, risulta necessario eseguire uno screening per osteoporosi in tutti i pazienti affetti da CP attraverso misurazione della densità ossea, oltre alla correzione di potenziali deficienze di calcio e vitamina D.



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