Bevande dolci: attenti all’ictus!

In Svezia 32.575 donne di età compresa tra 49-83 anni e 35.884 uomini di età compresa tra 45-79 anni, senza malattie cardiovascolari, cancro o diabete al basale, sono stati seguiti per oltre 10 anni. I dati relativi ai loro consumi sono stati rilevati tramite questionari FFQ e le eventuali patologie cardiovascolari subentranti sono state accertate dai dati presenti nel registro nazionale ospedaliero svedese e al registro delle cause di mortalità.
Dopo un’analisi dei dati disponibili sono emersi: 3.510 casi incidenti di ictus, tra cui 2.588 infarti cerebrali, 349 emorragie intracerebrali, 156 emorragie subaracnoidee, e 417 ictus non specificati, nel corso di un follow-up medio di 10.3 anni. Queste evidenze, secondo gli autori, suggeriscono che il consumo di bevande zuccherate era positivamente e significativamente associato con il rischio di ictus totale e infarto cerebrale, ma non con ictus emorragico.



- Prevenzione cardiovascolareEsistono diversi fattori di rischio cardiovascolari; è quindi possibile intervenire su quelli modificabili per prevenire l’insorgenza di malattia.