La dieta nella gotta

Potrebbe essere la chetogenica?
Chetogenica e gotta

La gotta, storicamente nota come “malattia dei re” o “malattia del ricco”, è un disturbo reumatico con artrite infiammatoria cronica. È un disturbo del metabolismo delle purine caratterizzato dalla deposizione di cristalli di urato monosodico (MSU) nelle articolazioni nel contesto di iperuricemia persistente. La malattia ha una decisa preponderanza maschile e solitamente si presenta tra i 30 ei 50 anni di età. L’estrogeno esercita un effetto protettivo nelle donne in premenopausa aumentando l’escrezione di acido urico nei tubuli renali. La manifestazione tipica è quella della sinovite periferica acuta che si presenta con eritema, dolorabilità e gonfiore dell’articolazione che si risolve entro 1-2 settimane. Tuttavia, frequenti attacchi possono portare ad artropatia cronica, malattie renali e disfunzioni cardiovascolari.

Terapia della gotta

Le alternative terapeutiche per la gotta sono limitate. I trattamenti si concentrano principalmente sulla profilassi basata sulla terapia per la riduzione dell’urato (ULT) con l’uso degli inibitori della xantina ossidasi (allopurinolo, febuxostat).

D’altra parte, l’aderenza alla ULT è spesso scadente a causa della precipitazione di attacchi acuti durante l’uso intensivo, il che evidenzia la necessità incipiente di escogitare possibilità alternative di trattamento.

Ultimamente, la restrizione dell’assunzione di carboidrati con la riduzione del consumo calorico totale ha rivelato risultati promettenti nel far crollare il tasso di recidiva degli attacchi gottosi. Gli interventi dietetici sono quindi un potenziale alleato contro le attuali opzioni di gestione della gotta.

Uno studio di Goldberg et al. Ha proposto precisamente la pratica della rinomata dieta chetogenica per alleviare i sintomi della gotta. La dieta chetogenica (KD) ha guadagnato reputazione negli anni ’90 come potente regime di perdita di peso e per il suo ruolo nella gestione del diabete. Già considerata una terapia efficace a lungo termine per l’epilessia pediatrica refrattaria, KD può costituire una modalità di trattamento prospettica per la riacutizzazione della gotta acuta senza compromettere lo stato immunitario del corpo.

La gotta è stimolata dalla stimolazione cristallina MSU dei macrofagi che dal meccanismo dell’inflammasoma NLRP3 provoca il rilascio della citochina proinfiammatoria IL-1b che guida il meccanismo infiammatorio acuto responsabile delle riacutizzazioni gottose.

KD aumenta i livelli di beta-idrossibutirrato nel corpo che inibiscono l’inflammasoma NLRP3, riducendo così la frequenza e la gravità di questi attacchi.

 

Vi proponiamo il caso clinico di Claudio, 70 anni, che si rivolge al suo MMG perché da un paio di mesi soffre di forti dolori articolari che lo portano a zoppicare. Il medico curante sospetta iperuricemia e prescrive esami ematochimici specifici per la gotta. I risultati confermano la patologia.

Quale dieta per Claudio? Vedi il caso clinico completo qui

Bibliografia : Mariam Baloch, Bushra Perveen, Kiran Shafiq Khan, Fauzia Imtiaz

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