Quale dieta contro il dolore cronico?


Il dolore cronico è molto diffuso nel mondo. Negli Stati Uniti colpisce il 28,4% della popolazione adulta, o 69,6 milioni di persone, mentre in Europa sono circa 80 milioni le persone affette da dolore cronico moderato-grave.
L’Italia è al terzo posto, dopo Norvegia e Belgio, con una prevalenza che raggiunge il 26% della popolazione. Vale a dire 13 milioni di persone, con una percentuale maggiore al Nord-Ovest (27.7%) e quella più bassa è a Sud, dove comunque si attesta un 21.7%.
Il dolore cronico è spesso associato ad ansia, depressione e limitazioni nella mobilità e nelle attività quotidiane.Riduce sostanzialmente la qualità della vita.
Gli analgesici, in particolare gli oppioidi, sono uno dei principali metodi di trattamento farmaceutico per il dolore cronico. Tuttavia, l’abuso di oppiacei soggetti a prescrizione sono diventati sempre più diffusi e preoccupanti, spingendo alla ricerca di metodi di trattamento alternativi che evitino gli effetti collaterali dei trattamenti tradizionali.
Si ritiene che il dolore cronico sia, in parte, il risultato di stress ossidativo e infiammazione. La ricerca clinica ha indicato i collegamenti tra queste condizioni e l’alimentazione.
Pertanto, gli interventi dietetici sono un trattamento terapeutico particolarmente promettente per il dolore cronico, con numerosi studi che suggeriscono che la dieta ha un effetto notevole sul dolore fino al livello cellulare.
La revisione
In una recente revisione, i dati di una serie di studi clinici che valutano l’effetto di tre diete ricche di antiossidanti, a basso contenuto di carboidrati e lo stress ossidativo mediterraneo e l’infiammazione sono raccolti e discussi nel contesto del dolore cronico.
I dati clinici suggeriscono che le diete a basso contenuto di carboidrati e le diete mediterranee sono entrambe interventi particolarmente promettenti.


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