Le sane abitudini


Gli individui con sindrome metabolica hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari e ictus.
I fattori di rischio modificabili, come l’esercizio fisico e le abitudini alimentari, sono componenti chiave nella prevenzione e nel controllo della sindrome metabolica.
In particolare, l’orario e la frequenza dei pasti sono stati associati a diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e altre condizioni croniche.
La recensione
Le prove attuali indicano che l’orario e la frequenza dei pasti, il saltare i pasti e il digiuno sono tutti associati alla sindrome metabolica.
Assumere pasti frequenti e mangiare al mattino può avere un effetto protettivo sulla sindrome metabolica.
Per contro, mangiare di notte, saltare la colazione, mangiare un pasto al giorno e mangiare in modo irregolare possono facilitare lo sviluppo di rischi di sindrome metabolica negli adulti.
Gli effetti del digiuno sulla prevalenza della sindrome metabolica non sono chiari e vanno ulteriormente studiati, anche se saltare i pasti si associa a sindrome metabolica.
Significato clinico
Comprendere l’effetto delle abitudini alimentari è importante quanto capire l’effetto dei nutrienti sulla salute.
Negli ultimi cinque anni, la ricerca ha dimostrato che l’orario e la frequenza dei pasti sono associati a molteplici malattie croniche. Saltare la colazione, il pranzo o la cena è cosa frequente oggi poiché sempre più persone mangiano fuori casa. Inoltre, studi epidemiologici hanno dimostrato che mangiare a tarda notte si associa ad un aumentato rischio di obesità e malattie cardiovascolari.
Anche l’orario e la frequenza dei pasti sono associati alla sindrome metabolica.



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