Folati e prole


Livelli adeguati nella dieta materna di metaboliti monocarbonici, come l’acido folico e la colina, svolgono un ruolo importante nella chiusura del tubo neurale in utero; tuttavia, l’impatto delle carenze di 1C sulla funzione neurologica della prole dopo la nascita rimane indefinito.
Il 29 ottobre ricorre la giornata mondiale dell’ictus.
L’ictus è una delle principali cause di morte e disabilità a livello globale. La prevenzione potrebbe cominciare già in gravidanza?
Uno studio sperimentale sui topi ha determinato l’impatto delle carenze nutrizionali materne di 1C sul flusso sanguigno cerebrale e periferico dopo ictus ischemico nella prole da adulti.
Lo studio
In questo studio, i topi femmine sono stati sottoposti a diete carenti di acido folico (FADD) o di colina (ChDD) prima della gravidanza e diete controllo (CD). La prole femminile è stata svezzata con CD per la durata dello studio.
L’ictus ischemico è stato indotto nella prole e dopo sei settimane è stata misurata la velocità del flusso sanguigno cerebrale e periferico mediante imaging ecografico.
I dati hanno mostrato che la progenie femminile di 11,5 mesi di madri ChDD aveva un flusso sanguigno ridotto nell’arteria cerebrale posteriore rispetto ai controlli. Nelle misurazioni della velocità del flusso sanguigno periferico, si verifica quindi un effetto di invecchiamento.
Questi risultati sottolineano l’importanza della assunzione materna di 1C nella neuroprogrammazione dei primi anni di vita sulla salute vascolare a lungo termine.
Significato clinico
L’acido folico, e i metaboliti monocarbonici, sono importanti non solo per prevenire la spina bifida, ma anche per la salute vascolare della prole a lungo termine.



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