Aminoacidi e sport


La Società Internazionale di Nutrizione Sportiva (ISSN) presenta questa posizione sulla base di un esame critico della letteratura sugli effetti dell’integrazione di aminoacidi essenziali (EAA) sul mantenimento e sulle prestazioni dei muscoli scheletrici.
Questo lavoro ha lo scopo di fornire una base scientifica ad atleti, dietisti, allenatori e altri professionisti sui benefici degli EAA sia nelle popolazioni sane che in quelle resistenti (invecchiamento/cliniche).
Aminoacidi essenziali
Gli amminoacidi “essenziali” della dieta (EAA) – istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina – sono chiamati “essenziali” perché non possono essere prodotti a livello endogeno e quindi devono essere assunti (con la dieta o integratori) per la sopravvivenza umana. Inoltre, l’arginina è considerata un amminoacido essenziale “condizionatamente”, il che significa che in determinate circostanze la produzione endogena di arginina non riesce a soddisfare i bisogni fisiologici. L’assunzione giornaliera raccomandata di proteine è stata stabilita per prevenire carenze dovute a un consumo inadeguato di EAA. Le proteine che contengono una quantità abbondante di tutti gli EAA in un formato altamente digeribile sono considerate proteine di “alta qualità”
Le posizioni ISSN
Gli studi iniziali sugli effetti degli EAA sul muscolo scheletrico evidenziano il loro ruolo primario nella stimolazione della sintesi proteica muscolare (MPS) e del turnover. Il ricambio proteico è fondamentale per sostituire le proteine muscolari degradate o danneggiate, gettando le basi metaboliche per migliorare le prestazioni funzionali.
L’integrazione con EAA in forma libera porta ad un rapido aumento delle concentrazioni di EAA periferici, che a sua volta stimola la MPS.
Il limite superiore sicuro di assunzione (quantità) di EAA, senza malattie metaboliche congenite, può facilmente consentire un’ulteriore integrazione.
A riposo, la stimolazione della MPS avviene a dosaggi relativamente piccoli (1,5–3,0 g) e sembra stabilizzarsi intorno a 15–18 g.
La stimolazione della MPS da parte degli EAA non richiede aminoacidi non essenziali. L’ingestione di EAA in forma libera stimola l’MPS più di una quantità equivalente di proteine intatte.
La stimolazione della MPS indotta da EAA ripetuta durante il giorno non diminuisce l’effetto anabolico dell’assunzione del pasto.
Anche se si devono ancora confrontare le varie formule, l’invecchiamento richiede una maggiore proporzione di leucina per superare la ridotta sensibilità muscolare nota come “resistenza anabolica”.
Senza esercizio fisico, l’integrazione con EAA può migliorare i risultati funzionali nelle popolazioni resistenti agli anabolizzanti.
Il fabbisogno di EAA aumenta a fronte dei deficit calorici. Durante il deficit calorico, è essenziale soddisfare i requisiti di EAA di tutto il corpo per preservare la sensibilità anabolica nel muscolo scheletrico.
Significato clinico
L’integrazione di aminoacidi essenziali è un potente stimolatore della sintesi e del turnover proteico muscolare, più di un isolato proteico isoazotato.
La stimolazione significativa e prolungata si verifica quando vengono consumati tutti gli EAA.
Gli effetti degli EAA e dell’esercizio fisico (sia di resistenza che aerobico) sono interattivi, ovvero gli effetti combinati risultano amplificati. Questa interazione è dovuta a un maggiore apporto di EAA ai muscoli sottoposti a esercizio mediante un aumento del flusso sanguigno e concentrazioni più elevate di EAA nel sangue.
Numerosi studi longitudinali che coinvolgono l’integrazione di EAA nelle popolazioni anziane riportano costantemente miglioramenti favorevoli nei risultati metabolici e funzionali.
Sono necessarie, tuttavia, ulteriori ricerche per esaminare il ruolo della somministrazione degli EAA nelle popolazioni di atleti che attraversano periodi di inattività inaspettati e improvvisi, probabilmente secondari a infortuni acuti, e periodi di riabilitazione che seguono abitualmente interventi chirurgici.



- Nutrizione e attività fisicaLo sportivo è un soggetto in buono stato di salute, con particolari esigenze nutrizionali a seconda della disciplina che pratica.