Cosa accende la psoriasi?

E cosa potenzialmente la calma?
psoriasi-braccio

La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle immunomediata, che coinvolge una complessa interazione tra fattori genetici e ambientali.

Molti studi hanno dimostrato che i fattori genetici svolgono un ruolo importante nella patogenesi della psoriasi. Tuttavia, sono necessari anche fattori non genetici per innescare l’insorgenza e la recidiva della psoriasi in individui geneticamente predisposti, tra cui infezioni, disbiosi del microbiota della pelle e dell’intestino, metabolismo lipidico disregolato, ormoni sessuali disregolati e malattie mentali.

La psoriasi può anche essere indotta da altri fattori ambientali, come traumi cutanei, stili di vita non sani (alcool e fumo) e farmaci.

Focus su disbiosi intestinale e cutanea

Attualmente, molte ricerche sono state dedicate al ruolo del microbioma umano nella patogenesi della psoriasi, in particolare alla relazione tra microbioma cutaneo e intestinale, noto come “asse intestino-pelle”.

Recentemente è stata osservata una carica batterica più elevata ma una diversità batterica inferiore nella pelle psoriasica lesionata, rispetto alla pelle non lesionata e ai controlli.

Firmicutes e Actinobacteria sono rispettivamente il phylum batterico più comune nei pazienti psoriasici e nei controlli sani. Un aumento di Firmicutes e una corrispondente diminuzione di Actinobacteria sono stati dimostrati nella pelle lesionata. Tuttavia, un altro studio ha riportato un aumento sia degli Actinobacteria che dei Firmicutes nelle lesioni della psoriasi. Questa discrepanza può essere dovuta alla varietà di metodi di campionamento, siti cutanei, farmaci e metodologie analitiche. Secondo nuove prove, rispetto alla pelle non affetta e sana, le lesioni psoriasiche presentano concentrazioni più elevate di Corynebacterium e concentrazioni inferiori di Cutibacterium.

Per spiegare la patogenesi della psoriasi è stato proposto un ciclo che va dalla distruzione della barriera al disturbo del microbiota, quindi all’aggravamento delle lesioni.

Oltre alla disbiosi del microbiota cutaneo, anche il microbiota intestinale disbiotico influenza la fisiopatologia della psoriasi. L’alterazione del microbiota intestinale sia nella composizione che nei potenziali funzionali è stata confermata nei pazienti con psoriasi rispetto ai controlli sani. I pazienti con psoriasi avevano profili del microbiota intestinale significativamente disturbati, basse diversità batteriche e abbondanze relative distinte di diversi taxa batterici. Il rapporto Firmicutes / Batteroidetes è elevato nella psoriasi e correla positivamente con il punteggio PASI. Oltre a Firmicutes e Bacteroidetes , anche 16 tipi di filotipi a livello di genere differiscono significativamente tra i pazienti affetti da psoriasi e i controlli sani.

La proteina legante gli acidi grassi intestinali (FABP) è un biomarcatore dell’integrità della barriera intestinale e il suo livello è correlato positivamente alla gravità della psoriasi. La disbiosi del microbiota intestinale può aumentare la permeabilità intestinale, riducendo lo spessore degli strati di muco, disturbando la proliferazione e il metabolismo delle cellule epiteliali intestinali e influenzando la produzione di AMP.

L’intestino permeabile facilita la traslocazione dei batteri e consente l’ingresso di antigeni esterni dal lume intestinale alla circolazione sanguigna e linfatica, guidando risposte immunitarie sia locali che sistemiche. Rispetto ad altri pazienti e gruppi di controllo sani, l’aumento della traslocazione del DNA batterico nei campioni di sangue di coloro che soffrono di psoriasi a placche è stato causato principalmente da batteri intestinali, tra cui Escherichia coliEnterococcus faecalis e Shigella fresneli.

I pazienti con traslocazione batterica del DNA hanno mostrato anche livelli più elevati di risposta infiammatoria sistemica.

Inoltre, il microbiota può modificare l’attività immunitaria attraverso i metaboliti microbici nell’intestino.

Il trattamento con probiotici ha dimostrato potenziali benefici nel miglioramento della psoriasi, sebbene non sia stato formulato alcun trattamento standardizzato. I trapianti di microbiota fecale hanno offerto un’altra possibile strategia terapeutica poiché alleviano la malattia autoimmune consentendo all’“eubiosi” di un microbioma fecale sano di ricolonizzare l’intestino dei pazienti affetti.

Alterazioni del metabolismo lipidico

L’associazione tra obesità e dislipidemia e psoriasi è stata indicata da molti studi, ma il legame molecolare tra loro non è completamente caratterizzato. In generale, il tessuto adiposo può fungere da organo immunitario nei pazienti con metabolismo lipidico disregolato attraverso la secrezione da parte degli adipociti ipertrofici di elevate quantità di ormoni e citochine (adipochine), tra cui IL-6, TNF-α e leptina, che modulano le vie infiammatorie e le attività delle cellule immunitarie.

Studi recenti hanno suggerito che i componenti della dieta, indipendentemente dai parametri associati all’obesità, possono svolgere un ruolo critico nell’esacerbazione della psoriasi. Uno studio che utilizzava un modello di psoriasi nel topo ha fornito la prova che gli acidi grassi liberi alimentari, in particolare gli acidi grassi saturi (SFA), sono amplificatori chiave della dermatite psoriasica.

Oltre agli SFA, è stato riportato che gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) e i mediatori lipidici bioattivi (LM) derivati dai PUFA mediano la risposta infiammatoria nella psoriasi. Tra questi, LM bioattivi derivati da acido linoleico e acido α-linolenico, sono noti rispettivamente per le loro proprietà pro- e antinfiammatorie nella psoriasi.

Il metabolismo dei lipidi è strettamente correlato alla ferroptosi e la ferroptosi promuove la morte cellulare e innesca l’infiammazione nelle lesioni psoriasiche, con l’accumulo di specie reattive dell’ossigeno (ROS) che provoca la perossidazione lipidica e induce ulteriormente la ferroptosi.

Oltre allo stress ossidativo, i lipidi possono anche avviare lo stress del reticolo endoplasmatico (ER), che ha effetti bidirezionali: lo stress ER iniziale indotto dai lipidi può essere citoprotettivo, ma lo stress ER prolungato indotto da FFA potrebbe promuovere la morte cellulare

Significato clinico

Comprendere il meccanismo con cui questi fattori provocano l’insorgenza e la recidiva della psoriasi non solo fornisce informazioni sulla patogenesi della malattia ma ne permette una migliore gestione clinica.

 

Bibliografia : Suwen Liu, Mengwen He, Jian Jiang et al

mar 27 febbraio 2024
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