Obesità al femminile


L’obesità è una condizione complessa e multifattoriale che coinvolge una serie di elementi biologici, socioculturali e ambientali. Un aspetto importante e spesso trascurato è la differenza di genere, che gioca un ruolo determinante nel modo in cui l’obesità si manifesta e viene gestita. Nei paesi sviluppati, l’obesità colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini, ma il trattamento e i risultati clinici mostrano significative differenze tra i due sessi.
Differenze di genere nell’obesità
Le donne, rispetto agli uomini, presentano una distribuzione del grasso diversa: accumulano prevalentemente grasso sottocutaneo, mentre gli uomini tendono ad accumulare grasso viscerale, che è maggiormente associato a un rischio cardiovascolare più elevato. Questa distinzione ha implicazioni significative sulla salute e sui rischi metabolici.
Nonostante le donne siano più spesso diagnosticate con obesità e abbiano una maggiore motivazione a perdere peso, come dimostra la loro ampia partecipazione agli studi clinici, gli uomini ottengono risultati migliori in termini di perdita di peso e riduzione del grasso intra-addominale. Ciò comporta anche un miglioramento più evidente del profilo di rischio metabolico negli uomini rispetto alle donne. Tuttavia, sono pochi gli studi che hanno analizzato approfonditamente le differenze di genere nell’obesità, e il sesso/genere raramente viene considerato un fattore determinante nella valutazione e nella gestione della malattia.
Interventi dietetici e sullo stile di vita
Le strategie più comuni per affrontare l’obesità si basano sulla riduzione dell’assunzione calorica e sull’aumento dell’attività fisica. Tuttavia, la sfida maggiore è il mantenimento a lungo termine dei risultati ottenuti. Spesso si osserva un effetto “rimbalzo”, con un rapido recupero del peso perso dopo i primi successi. Una recente meta-analisi ha dimostrato che, nel lungo periodo, gli interventi basati su dieta ed esercizio fisico offrono risultati moderati o scarsi.
Un nuovo approccio che sta guadagnando popolarità è il digiuno intermittente, in particolare l’alimentazione a tempo limitato (Time-Restricted Feeding, TRF), che prevede la riduzione delle ore di assunzione di cibo a una finestra di 6-10 ore al giorno, senza restrizioni caloriche specifiche. Tuttavia, le prove scientifiche a supporto del TRF sono ancora limitate e i medici devono essere cauti nel prescrivere questo regime, specialmente ai giovani, per evitare l’insorgenza di disturbi alimentari.
Fattori socioculturali e psicologici
Le donne sembrano più orientate alla salute e sono più motivate a perdere peso, partecipando più frequentemente a programmi di dimagrimento rispetto agli uomini. Tuttavia, molte delle strategie commerciali per la perdita di peso sono percepite come “incentrate sulle donne”, contribuendo alla bassa partecipazione maschile. La motivazione degli uomini a perdere peso potrebbe essere inferiore a causa di una minore pressione sociale rispetto a quella percepita dalle donne.
Ogni intervento nutrizionale dovrebbe essere personalizzato, tenendo conto dei valori personali, delle preferenze e delle influenze sociali che determinano le abitudini alimentari di una persona. L’Associazione Europea per lo Studio dell’Obesità (EASO) raccomanda un approccio nutrizionale su misura, sottolineando che diete come la mediterranea, vegetariana, nordica o a basso contenuto di carboidrati hanno effetti positivi sui parametri metabolici, indipendentemente dalla perdita di peso.
Risultati clinici e metabolici: differenze di genere
Una metanalisi su 58 studi di intervento ha mostrato che gli uomini tendono a perdere più peso assoluto e percentuale rispetto alle donne, probabilmente a causa di un peso iniziale maggiore. Inoltre, la perdita di peso negli uomini è associata a un miglioramento più marcato del grasso intra-addominale e del profilo metabolico rispetto alle donne. Tuttavia, solo pochi studi hanno esplorato le differenze di genere in specifici regimi dietetici e molti di questi mancano di dati sufficienti a supporto delle loro conclusioni.
Significato clinico
L’obesità femminile richiede un approccio clinico e psicologico integrato che tenga conto delle differenze di genere. Mentre gli interventi dietetici e di stile di vita restano una componente chiave della gestione dell’obesità, è essenziale personalizzare le terapie per ciascun individuo, considerando non solo le differenze biologiche, ma anche quelle psicologiche e socioculturali.



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