Gli AGEs nella dieta

Fluttuazioni rilevabili con piccoli cambiamenti
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I prodotti finali di glicazione avanzata dietetica (dAGE) si accumulano negli organi e si ritiene che diano inizio a un’infiammazione cronica di basso grado (CLGI), inducano stress glicossidativo, guidino l’immunosenescenza e influenzino il microbiota intestinale.

Parte dell’interesse tossicologico per i prodotti di glicazione come la carbossimetil-lisina dietetica (dCML) si basa sulla loro interazione con il recettore per i prodotti finali di glicazione avanzata (RAGE).

Non è ancora chiaro se l’esposizione precoce o permanente ai dAGE contribuisca a cambiamenti fisiologici e se tali effetti siano reversibili o permanenti.

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato i cambiamenti fisiologici nei topi Wild-Type (WT) e RAGE KO che erano stati alimentati con una dieta standard (STD – 20,8 ± 5,1 µg dCML/g) o una dieta arricchita con dCML (255,2 ± 44,5 µg dCML/g) dal periodo perinatale fino a 70 settimane.

Inoltre, è stato esplorato un cambio di dieta in età precoce (6 settimane) (dCML→STD) per determinare se i potenziali effetti dannosi della dCML fossero reversibili.

L’accumulo di dCML è stato confermato, con un significativo accumulo di dCML indipendente da RAGE nei reni, nell’ileo e nel colon durante l’intervento dietetico di 70 settimane (rispettivamente aumenti di 3 volte, 17 volte e 20 volte rispetto ai controlli).

Il cambio di dieta ha riportato le concentrazioni tissutali di dCML ai loro livelli basali.

La dieta arricchita di dCML non ha avuto effetti significativi sulla glicazione endogena, sull’infiammazione, sullo stress ossidativo o sui parametri di senescenza.

L’espressione relativa dei geni TNFα, VCAM1, IL6 e P16 è stata sovraregolata (∼2 volte) in modo dipendente dall’età, in particolare nei reni degli animali WT.

Il knockout RAGE sembrava protettivo a questo riguardo, diminuendo l’espressione renale di TNFα correlata all’età.

I ricercatori hanno rilevato significativi aumenti nell’espressione di TNFα nel tratto intestinale del gruppo Switch (∼2 volte), suggerendo una maggiore sensibilità all’infiammazione forse correlata alla tempistica del cambiamento di dieta.

Hanno inoltre osservato piccole fluttuazioni a livello familiare all’interno del microbiota cecale, comprese le comunità di Eggerthellaceae, Anaerovoracaceae e Marinifilaceae, indicando lievi cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale.

Nonostante il consumo cronico di dAGE abbia determinato livelli più elevati di CML libera nei tessuti, non si sono verificati aumenti sostanziali nei parametri correlati all’inflammageing. L’età è stata un fattore più importante nello stato di infiammazione, in particolare nei reni, mentre il cambio di dieta precoce può aver influenzato la suscettibilità intestinale all’infiammazione.

Significato clinico

Questo studio conferma il potenziale terapeutico della modulazione RAGE e corrobora le prove dell’effetto dirompente dei cambiamenti della dieta nel ridurre i danni da AGE. La ricerca futura dovrebbe dare priorità alla potenziale influenza dei dAGE sull’eziologia e lo sviluppo della malattia, in particolare su qualsiasi effetto esacerbante che potrebbero avere sulle condizioni di salute esistenti.

La valutazione dell’accumulo di AGE è uno strumento di screening dello stato nutrizionale molto utile per stratificare il rischio di danni d’organo. È importante anche nel follow-up di un intervento dietetico per aumentare la compliance dei pazienti a lungo termine.

Per approfondire, scarica la monografia sugli AGE.

 

Bibliografia : M T Nogueira Silva Lima, C Delayre-Orthez, M Howsam et al

mar 5 novembre 2024
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