Anziani: imperativo combattere la malnutrizione

Uno studio sui benefici nutrizionali
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La malnutrizione è una problematica comune tra gli anziani che vivono in modo indipendente, spesso legata a carenze nutrizionali che influiscono negativamente sul benessere fisico e psicologico. Uno studio recente ha analizzato l’effetto di un intervento semplice, ma mirato: la fornitura quotidiana di un pasto ad alto contenuto proteico ed energetico. I risultati offrono nuove prospettive per migliorare la salute degli anziani e ridurre i rischi legati alla fragilità.

Lo studio

Lo studio aveva l’obiettivo di valutare se la somministrazione giornaliera di un pasto nutriente per 12 settimane potesse migliorare lo stato fisico, fisiologico e psicologico degli anziani malnutriti. Questo intervento è stato confrontato con un periodo senza trattamento in uno studio randomizzato crossover, coinvolgendo 56 partecipanti con una età media di 82 anni.

I partecipanti sono stati divisi in due gruppi:

  1. Primo gruppo: ha ricevuto il pasto per le prime 12 settimane, seguito da 12 settimane senza intervento.
  2. Secondo gruppo: ha iniziato con 12 settimane senza intervento, seguite da 12 settimane di fornitura dei pasti.

I pasti, consegnati a domicilio, erano pensati per soddisfare oltre il 50% del fabbisogno proteico giornaliero (circa 42 g di proteine) e il 40% dell’apporto energetico giornaliero (circa 715 kcal). Durante lo studio sono stati misurati parametri come stato nutrizionale, forza di presa della mano (indicatore di forza muscolare), composizione corporea, umore e autostima.

I dati hanno mostrato miglioramenti significativi durante il periodo di somministrazione dei pasti, con benefici maggiori rispetto al periodo senza intervento:

  • Miglioramento dello stato nutrizionale: il punteggio della Mini Nutritional Assessment (MNA), una misura dello stato nutrizionale, è aumentato in media di 2,6 punti, con un effetto positivo medio significativo.
  • Aumento dell’assunzione calorica e proteica: l’apporto energetico è cresciuto di 311 kcal al giorno, mentre l’assunzione proteica è aumentata di 0,24 g per kg di peso corporeo.
  • Maggiore forza muscolare: la forza di presa della mano è migliorata di 1,5 kg, un dato rilevante per il mantenimento dell’autonomia.
  • Effetti limitati sull’umore e sull’autostima: non sono state riscontrate variazioni significative su questi aspetti.

Dodici settimane dopo la fine della fornitura dei pasti, i benefici erano parzialmente mantenuti:

  • Il 68% dell’effetto sul punteggio MNA persisteva.
  • Il miglioramento dell’umore negativo si manteneva al 27%.
  • Tuttavia, i progressi nell’assunzione energetica e proteica e nella forza muscolare tendevano a scomparire, suggerendo che un intervento a lungo termine è necessario per effetti duraturi.

Significato clinico

Questo studio evidenzia che la fornitura di pasti ad alto contenuto proteico ed energetico è una strategia semplice ed efficace per migliorare la nutrizione e ridurre il rischio di fragilità negli anziani che vivono in comunità. I risultati indicano anche che i benefici dell’intervento sono temporanei e richiedono un approccio continuo per massimizzare l’impatto sulla salute.

La consegna di pasti mirati rappresenta un intervento scalabile e popolare, capace di migliorare lo stato di salute e la qualità della vita degli anziani, supportando la loro indipendenza. Implementare programmi simili potrebbe aiutare a prevenire la malnutrizione e ridurre i costi legati alla gestione delle complicazioni dell’invecchiamento nei sistemi sanitari e sociali.

 

Bibliografia : Lauren Struszczak, Mary Hickson, Irene McClelland  et al

mar 17 dicembre 2024
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