Quale dieta per dimagrire?


Dimagrire in modo efficace e duraturo è una delle sfide più comuni per chi vuole migliorare la propria salute e il proprio benessere. Ma qual è la strategia migliore? Un recente studio ha confrontato diverse tipologie di dieta per capire quali siano più efficaci nel lungo periodo.
Lo studio
Un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio su 150 donne con obesità, suddividendole in gruppi che hanno seguito diverse diete per 12 settimane. Le diete testate includevano:
- Diete ipocaloriche: dieta a basso contenuto energetico (LED) e dieta a bassissimo contenuto energetico (VLED);
- Diete isocaloriche con diversa distribuzione dei macronutrienti: dieta a basso contenuto di carboidrati (LCD), dieta chetogenica (KD) e dieta ad alto contenuto proteico (HPD);
- Dieta isocalorica senza restrizioni sui macronutrienti: alimentazione a tempo limitato (TRE, o time-restricted eating).
Le partecipanti sono state monitorate per diversi parametri, tra cui peso corporeo, indice di massa corporea (BMI), circonferenza vita e rapporto vita-fianchi. Inoltre, sono stati misurati il metabolismo basale (BMR), la massa muscolare e la composizione corporea attraverso l’analisi di impedenza bioelettrica.
I risultati: tutte le diete funzionano, ma con differenze significative.
Dopo 12 settimane, tutte le partecipanti avevano perso peso, ma alcune strategie si sono rivelate più efficaci di altre:
- Le diete ipocaloriche hanno portato a una perdita di peso significativa, con LED che ha fatto registrare una riduzione media di 6,30 kg.
- Le diete isocaloriche con macronutrienti bilanciati hanno avuto risultati ancora migliori: la dieta chetogenica (KD) ha ridotto significativamente la circonferenza della vita, mentre la dieta ad alto contenuto proteico (HPD) ha favorito l’aumento della massa muscolare.
- L’alimentazione a tempo limitato (TRE) ha portato a una perdita di peso inferiore rispetto ad altre diete più strutturate, ma ha avuto il vantaggio di ridurre meno il metabolismo basale.
E allora, quale dieta scegliere?
I risultati dello studio suggeriscono che le diete isocaloriche con una distribuzione strategica dei macronutrienti possano offrire benefici maggiori rispetto alle diete ipocaloriche tradizionali. In particolare:
- Se l’obiettivo è perdere peso e ridurre il grasso addominale, la dieta chetogenica e la dieta a basso contenuto di carboidrati sono scelte efficaci.
- Se si vuole aumentare la massa muscolare, la dieta ad alto contenuto proteico è la migliore opzione.
- Per chi preferisce un approccio meno restrittivo, l’alimentazione a tempo limitato può essere un’alternativa valida per la gestione del peso nel lungo periodo.
Significato clinico
La scelta della dieta più adatta dipende dalle esigenze individuali, dallo stile di vita e dagli obiettivi personali. L’importante è adottare un approccio sostenibile e bilanciato, con il supporto di un nutrizionista per ottenere i migliori risultati.



- Fabbisogni nutrizionali nell'adulto sanoI fabbisogni nutrizionali nell’adulto sano sono definiti dai LARN che indicano i livelli di sicurezza di assunzione di nutrienti ed energia.Il Food IntakeIl food intake è l’analisi dei consumi alimentari in termini di calorie e nutrienti, così da impostare un piano dietetico personalizzato.