Poca nanna aumenta l’adipe


L’equazione bimbo grasso uguale migliori condizioni di salute o viceversa è ormai tramontata.
Nel tempo si è vista, per esempio, un’associazione con il rischio di successiva obesità e poi d’ipertensione, iperlipidemia, diabete tipo 2 e asma, tutte patologie che una volta in età adulta aumentano morbilità e mortalità.
Individuare i determinanti del sovrappeso nella prima infanzia è utile per attuare correttivi che aiutino a evitare le complicanze dell’eccesso di peso nel corso della vita. Ma non è detto che siano così intuibili: tra i meno immediati c’è per esempio una scarsa durata del sonno.
Un fattore che di recente è emerso implicato nell’adulto in aumento di peso, obesità, aterosclerosi e diabete, e ancor più di recente appare coinvolto nel sovrappeso anche di bambini e adolescenti.
Una possibile spiegazione per l’adulto è che la riduzione del sonno comporti un abbassamento dei livelli plasmatici di leptina e invece maggiori dell’ormone di origine gastrica grelina, uno squilibrio che può portare ad aumento dell’appetito e del peso corporeo.
Le evidenze precedenti sono rafforzate ora da uno studio statunitense che mette il luce una relazione tra il sonno insufficiente dai 6 ai 24 mesi e il rischio di sovrappeso all’età di tre anni, anche indipendentemente da altri fattori.
