Troppi geni per il troppo peso


Identificare i geni coinvolti nella patogenesi dell’obesità attraverso approcci tradizionali, come la mappatura mediante analisi di linkage, potrebbe non essere semplice.
L’obesità è infatti una patologia multifattoriale.
Tuttavia, si può aggiungere oggi un nuovo gene candidato.
Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Cagliari (Inn-Cnr) suggerisce una correlazione tra l’obesità ed un gene, denominato FTO (Fat Mass- And Obesity-Associated).
Hanno in effetti identificato alcune varianti geniche associate all’obesità, analizzando un campione di oltre 4000 individui sardi, di età compresa tra i 14 e i 102 anni, provenienti da quattro città della Valle di Lanusei, nella provincia dell’Ogliastra.
In particolare, una di queste varianti, cioè una sequenza specifica all’interno del gene FTO, è presente con una frequenza molto elevata (46%) e correlata in maniera altamente significativa all’aumento di tre caratteri tipici dell’obesità, l’indice di massa corporea-BMI (p = 8.6 x 10-7), la circonferenza dei fianchi (p = 3.4 x 10-8) ed il peso corporeo (p= 9.1 x 10-7). Questa nuova acquisizione si aggiunge alle altre con approccio genetico che insieme aprono nuove prospettive per il trattamento dell’obesità.
CNR comunicato stampa

