Acqua e BIA

L’acqua è una componente fondamentale del corpo umano ed essenziale per numerose funzioni organiche. La valutazione della composizione corporea, effettuata per mezzo della BIA o bioimpedenziometria, permette di conoscere lo stato di idratazione individuale.
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Acqua e idratazione corporea

Il 22 marzo di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua o World Water Day, indetta dall’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) a seguito della Conferenza di Rio del 1992 e festeggiata per la prima volta l’anno seguente. È l’occasione per ricordare l’importanza e la salvaguardia delle risorse idriche del pianeta.

L’acqua è un elemento essenziale per la vita sulla Terra e componente fondamentale del corpo umano. Nell’uomo adulto medio il volume totale di liquidi è del 60%, nella donna adulta media del 55%, mentre tende ad essere maggiore nel neonato e bambino e minore nell’anziano.

Il tessuto con il più alto contenuto idrico, per la sua elevata attività metabolica, è il cervello (85%), seguito dal sangue (80%), dai muscoli (75%), dalla cute (70%), dal tessuto connettivo (60%) e dalle ossa (30%).

L’acqua è coinvolta in molteplici funzioni organiche di basilare importanza, tra cui il trasporto di nutrienti, la regolazione del bilancio energetico, la detossificazione dalle sostanze nocive, il mantenimento della temperatura corporea e il bilanciamento dell’equilibrio idrico. Ma non solo, è anche fonte di sali minerali, favorisce i processi digestivi e diluisce le sostanze ingerite oralmente come i medicinali.

Qualora il bilancio idrico sia in difetto, si presenta una condizione di disidratazione, che ha conseguenze sulla fisiologia corporea. Se la disidratazione è lieve (1-2%) si possono verificare riduzione della resistenza agli sforzi fisici, maggiore affaticamento, alterata termoregolazione e compromissione di capacità cognitive come concentrazione e vigilanza. La disidratazione diventa patologica se è superiore al 5-6% e prolungata nel tempo.

Valutazione dello stato di idratazione e BIA

Valutare lo stato di idratazione è importante per evidenziare eventuali squilibri di fluidi ed elettroliti corporei, che possono essere anche indicatori di condizioni patologiche. A tal fine, nel corso degli anni, sono state sviluppate tecniche che differiscono per accuratezza e affidabilità, ma anche invasività e costi di esecuzione. Tali metodiche possono essere distinte tra dirette e maggiormente invasive (di 1° e 2° livello), come la diluizione isotopica, i test del sangue e i test delle urine, e indirette (di 3° livello), come la bioimpedenziometria.

Tra queste, sebbene meno accurata, la bioimpedenziometria o BIA è una metodica valida e riconosciuta in letteratura. Inoltre, ha il vantaggio di essere sicura, non invasiva, economica e, per tali ragioni, trova largo impiego a livello ambulatoriale. Permette di conoscere la composizione corporea in termini di contenuto di acqua, massa magra e tessuto adiposo. Tali parametri vengono calcolati a partire dalla misura dei valori di impedenza bioelettrica e angolo di fase, rilevati attraverso il passaggio di una lieve corrente alternata per via transcutanea. Il principio su cui si basa la metodica è che i tessuti ricchi di acqua ed elettroliti offrono minore resistenza al passaggio di una corrente elettrica rispetto al tessuto adiposo.

Nello specifico, la bioimpedenziometria offre la determinazione dell’acqua corporea totale (TBW, Total Body Water) e della compartimentalizzazione idrica tra acqua extracellulare (ECW, Extra Cellular Water) e acqua intracellulare (ICW, Intra Cellular Water). In riferimento al secondo punto, i bioimpedenziometri si differenziano in strumenti in monofrequenza, in grado di rilevare una sola frequenza (usualmente, a 50 kHz), e in multifrequenza, che analizzano più frequenze (ad esempio, 5-10-50-100-250 kHz).

L’analisi di una sola frequenza permette di ottenere il calcolo di ECW ed ICW per mezzo di un algoritmo di letteratura. Invece, attraverso la rilevazione delle alte e basse frequenze è possibile ottenere una stima più accurata di ECW ed ICW, in quanto a basse frequenze la corrente elettrica passa esclusivamente al di fuori della cellula mentre ad alte anche all’interno. L’analisi in multifrequenza è stata studiata ed è applicabile su popolazioni di soggetti con diversi stati di fisiologia e patologia.

A tal proposito, due validi bioimpedenziometri presenti in commercio sono:

  • Human Im Touch: strumento in multifrequenza portabile e dotato di un software interno che offre un’analisi immediata del dato misurato visionabile attraverso l’interfaccia di un mini-monitor integrato. Può essere corredato da un software installato su computer.
  • Bialight: strumento in monofrequenza di piccole dimensioni che si appoggia ad un software installato su computer.

Il software, chiamato Impedenziometria Dietosystem, permette l’interpretazione grafica dei dati elettrici misurati, la disanima delle equazioni predittive e la valutazione dei relativi risultati di composizione corporea, oltre alla refertazione per il paziente.

Le informazioni di acqua corporea così ottenute sono relazionate allo stato di idratazione del soggetto. La TBW è usualmente inferiore nelle donne rispetto agli uomini e diminuisce all’aumentare del BMI. Al contempo, i soggetti in eccesso ponderale presentano di solito una massa magra più idratata. Inoltre, per quanto riguarda la distribuzione dei fluidi, l’acqua extracellulare aumenta oltre la normalità in caso di presenza di edemi (come nell’insufficienza renale o cardiaca) e in carenza di massa metabolicamente attiva (BCM, Body Cellular Mass). Viceversa, l’acqua intracellulare supera la norma nei soggetti sportivi, che sviluppano la massa muscolare. La letteratura scientifica ha definito i riferimenti di normalità che consentono di valutare lo stato di idratazione, distinguendo tra una condizione di equilibrio o di valori fuori norma.

Linee guida per l’acqua e alimentazione

Secondo i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) pubblicati dalla SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), l’assunzione adeguata (AI, Adeguate Intake) giornaliera di acqua è di 2,5 Lt per l’uomo adulto e 2 Lt per la donna. Tuttavia, il fabbisogno può essere inferiore (tra 1,2 e 2,5 Lt) in caso di sedentarietà ed è maggiore se si pratica attività fisica moderata e intensa (può raggiungere anche 3,2 Lt, in funzione delle perdite tramite sudorazione).

L’acqua viene introdotta nell’organismo attraverso le bevande e gli alimenti. Oltre all’acqua tal quale, anche caffè, tè, tisane, latte, succhi e altre bevande – preferibilmente senza aggiunta di zuccheri – possono contribuire al raggiungimento dell’assunzione raccomandata. Inoltre, i cibi vegetali freschi sono fonte di acqua: 90-100% è presente in cetrioli, lattuga, peperoni, fragole e anguria, 80-90% in mele, pere, pesche, 70-80% in lenticchie lessate e banane. Altri consigli per soddisfare i fabbisogni idrici possono essere di aumentare il consumo di insalate di ortaggi, frutta fresca agli spuntini, verdure e legumi cotti, piatti in brodo come zuppe e minestre.

 

Approfondimento e richiesta informazioni su Human Im Touch, Bialight e Impedenziometria Dietosystem:

https://www.dsmedica.info/html/prodotti/impedenziometria.asp

Bibliografia:

Adriani, 22 marzo 2025: Giornata mondiale dell’acqua. Studenti.it, 2024.

Società Italiana di Medicina Generale, Acqua, componente primaria del corpo umano. Estratto dal Consensus Document “Idratazione per il benessere dell’organismo”. Rivista Società Italiana di Medicina Generale, n°3, giugno 2012.

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Sinu, Larn: Acqua. Sinu.it.

Heidi Godman, Boost the amount of water-rich foods in your diet to supplement your daily fluid intake. Harvard Health Publishing, July 1 2024.

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