Allergie stagionali

In questo articolo si parla di:
- Definizione, sintomatologia ed epidemiologia dell’allergia stagionale
- Sindrome orale Allergica a Pollini e Alimenti (PFAS)
- Diagnosi, trattamento e prevenzione dell’allergia stagionale
- Alimentazione per l’allergia stagionale
Definizione, sintomatologia ed epidemiologia dell’allergia stagionale
Le allergie stagionali sono così chiamate in quanto si manifestano esclusivamente in determinati periodi dell’anno, specialmente in primavera, estate e autunno, sulla base del fattore scatenante, ovvero pollini ed erbe stagionali.
In Italia, durante la primavera circolano generalmente granuli pollinici di piante arboree (come quercia, olmo, ontano, betulla, faggio, pioppo, frassino e olivo), nel corso dell’estate quelli di piante erbacee quali le graminacee (erba bermuda, fleo, paleo odoroso, erba mazzolina e sorgo) e le erbe infestanti (cardo selvatico e piantaggine), mentre in autunno dell’ambrosia. Tuttavia, in altri Paesi, che presentano condizioni geografiche e climatiche differenti, le stagioni dei pollini possono variare.
Come definito dall’Istituto Superiore di Sanità e dai manuali Merck, l’allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario all’esposizione a certe sostanze estranee, definite allergeni, presenti nell’ambiente, negli alimenti o nei farmaci e che sono innocue per la maggior parte delle persone. Nel caso dell’allergia stagionale, il soggetto predisposto è sensibile al contatto e inalazione di uno o più pollini e, di conseguenza, può manifestare la reazione allergica nel corso di una o più stagioni.
I sintomi interessano per lo più le mucose che rivestono il naso, provocando rinite allergica, o le mucose che ricoprono le palpebre e la congiuntiva, inducendo congiuntivite allergica.
Le manifestazioni cliniche più frequenti della rinite allergica sono rinorrea, starnuti, prurito e ostruzione nasale, mentre quelle della congiuntivite allergica sono iperemia, prurito, lacrimazione oculare e talora edema palpebrale.
Dal punto di vista epidemiologico, le malattie allergiche respiratorie sono assai diffuse e la loro incidenza è in continuo aumento. Nel mondo, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la prevalenza di rinite allergica si attesta tra il 10% e il 40% della popolazione, a seconda delle regioni e dei periodi dell’anno. A livello italiano, invece, è presente in circa il 15-20% della popolazione, con un picco negli adolescenti e nei giovani adulti.
Sindrome orale Allergica a Pollini e Alimenti (PFAS)
Si stima che il 47-70% dei soggetti allergici al polline presenti al contempo Sindrome orale Allergica a Pollini e Alimenti (PFAS). In questi casi, l’ingestione di particolari cibi comporta lo sviluppo immediato, od entro un’ora, di sintomi compresi nella Sindrome Orale Allergica – SOA (prurito, formicolio e gonfiore a labbra, palato e lingua), che nella maggior parte dei casi si risolvono in poco tempo senza terapia. In aggiunta o in alternativa, possono manifestarsi orticaria, edema angioneurotico, rinite e congiuntivite, asma bronchiale, edema della glottide, disturbi gastrointestinali e shock anafilattico.
La PFAS viene anche definita come allergia crociata ed è il risultato di un fenomeno di cross reattività, secondo il quale il sistema immunitario non distingue tra le proteine dell’allergene primario (es. polline di betulla) e secondario (es. mela), nonostante abbiano un’origine diversa. Questo succede perché gli allergeni in questione presentano una somiglianza strutturale o di composizione, dunque entrambi innescano la risposta allergica.
Le più comuni combinazioni di allergeni soggetti a cross reattività sono:
- Polline generico e miele;
- Polline di betulla e frutta fresca (mela, pesca, albicocca, nespola, lampone, fragola, ciliegia, banana) e/o frutta secca (noce, nocciola, mandorla, arachidi, pistacchio), carota, patata, finocchio, sedano;
- Polline di graminacee e frutta fresca (melone, anguria, arancia, agrumi, kiwi, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, mela) e/o verdura (pomodoro, patata, melanzana), arachidi, mandorla, molto raramente frumento e cereali e loro derivati (pane, pasta);
- Polline di artemisia e banana, anguria, melone, camomilla, zucca, sedano;
- Polline di artemisia/altre composite e camomilla, cicoria, tarassaco, prezzemolo, finocchio, sedano, zucca, carota, melone, anguria, mela, banana, semi di girasole, anice, cumino, coriandolo;
- Polline di parietaria e basilico, ortica, piselli, more di gelso, melone, ciliegia;
- Polline di olivo e olive;
- Polline di nocciolo e nocciole;
- Polline di ambrosia e banana, anguria, melone, camomilla, zucca, sedano.
Diagnosi, trattamento e prevenzione dell’allergia stagionale
La diagnosi di allergia stagionale è prevalentemente clinica e si fonda sull’anamnesi, svolta da un professionista medico, volta ad indagare i sintomi e la loro correlazione con i fattori scatenanti (chiamati anche “trigger”), tra cui la stagione di insorgenza, le condizioni meteorologiche, la tipologia di ambiente frequentato (interno, esterno) e il contatto con animali domestici. A seguito, viene dimostrata la sensibilizzazione ad allergeni specifici per mezzo di test epicutanei (come il skin prick test) e/o test sierologici (per il dosaggio delle IgE specifiche) e attraverso la corrispondenza tra sintomi ed esposizione.
Data la diagnosi, il trattamento consiste essenzialmente in norme di profilassi ambientale, terapia medica e immunoterapia specifica detta anche “desensibilizzazione”. In particolare, i farmaci maggiormente utilizzati sono gli antistaminici (sistemici e topici), i glucocorticoidi nasali, i decongestionanti e i colliri.
Laddove possibile, il modo più sicuro per prevenire l’insorgenza dei disturbi allergici è di evitare l’esposizione alle sostanze scatenanti. Ad esempio, si consiglia di non tagliare l’erba, non giocare o camminare in zone erbose e boscose, soprattutto la mattina presto, la sera e la notte, quando il rilascio di polline è al suo massimo. Inoltre, è sempre suggerito fare una doccia e cambiare i vestiti al rientro a casa.
In Italia esiste una rete di monitoraggio degli allergeni aerodiffusi che misura la concentrazione in atmosfera dei principali pollini di interesse allergologico e rilascia dei bollettini aggiornati ogni mercoledì in base ai dati della settimana precedente. Il monitoraggio, svolto su scala nazionale e regionale, è realizzato dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna (Isac-CNR), in collaborazione con l’Associazione Italiana di Aerobiologia, e conta circa 90 stazioni di campionamento.
Per consultare il Bollettino dei Pollini: http://www.ilpolline.it/bollettino-pollinico/
Alimentazione per l’allergia stagionale
Per la prevenzione e il trattamento dell’infiammazione che si verifica nel soggetto allergico è utile adottare uno stile di vita sano che includa un’alimentazione antinfiammatoria, ricca di alimenti vegetali freschi, pesce azzurro e olio extravergine di oliva.
In presenza di allergia crociata tra pollini e alimenti, inoltre, è bene fare attenzione ad evitare l’assunzione di quei cibi vegetali che determinano cross reattività, come riportato sopra. Ovviamente, l’eliminazione di alimenti deve essere applicata a seguito di effettiva sintomatologia, vista l’ampia gamma di possibili allergeni secondari, e per questo è indispensabile la stesura di un diario alimentare da parte del paziente e la personalizzazione di un menu dietetico da parte del professionista della nutrizione.
A tal fine, il software di Terapia Alimentare Dietosystem consente di effettuare l’analisi informatizzata del Food Intake e l’elaborazione di piani dietetici personalizzati, utilizzando i moduli professionali specifici come, ad esempio, per Menu Antiossidante e Allergie Crociate a Parietaria, Composite, Graminacee e Betullacee.
Richiesta informazioni su Terapia Alimentare Dietosystem:
https://www.dsmedica.info/html/prodotti/impedenziometria.asp
Bibliografia:
Istituto Superiore di Sanità, Allergia (2018).
James Fernandez, Allergie stagionali (2024). MSD Manuals
James Fernandez, Panoramica sulle reazioni allergiche (2024). MSD Manuals
James Fernandez, Panoramica sulle malattie allergiche e atopiche (2024). MSD Manuals
Istituto Superiore di Sanità – EpiCentro, Allergie da pollini – Aspetti epidemiologici.
Istituto Superiore di Sanità – EpiCentro, Meteo – pollini: che fioritura fa?
Società Italiana di Aerobiologia Medicina e Ambiente, Bollettino Pollinico.
Allergie crociate, Humanitas.it.
Federica La Russa, Allergie crociate: una guida completa (2024), ihealthyou.com.