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La dieta chetogenica può consentire una riduzione della farmacoterapia e dei suoi effetti collaterali in diversi disturbi neurologici e psichiatrici.

La composizione corporea e la massa grassa sono negativamente correlate alla funzionalità polmonare e alle variabili spirometriche.

Una dieta a basso indice glicemico e a ridotto contenuto di grassi aiuta a controllare il peso e abbassare il colesterolo e i trigliceridi nel sangue.

Uno studio ha riscontrato una frequenza maggiore di sindrome da alimentazione notturna in pazienti con obesità patologica.

Le diete ad alto contenuto di grassi e/o carboidrati compromettono la stimolazione del nervo vago e i meccanismi di regolazione di fame e sazietà.

Il consumo di caffè influenza i parametri di impedenza bioelettrica ma l’effetto non sembra correlato alla caffeina ma all’assunzione di acqua.

I prodotti finali della glicazione avanzata AGEs contribuiscono ad aumentare il rischio di complicanze da Covid-19 nei pazienti con diabete mellito.

L'integrazione simbiotica migliora l'emicrania, i marcatori di infiammazione, la permeabilità intestinale e riduce il carico di malattia.

L'integrazione di proteine del siero di latte aumenta la massa magra, senza influenzare la massa grassa e la massa corporea.