Amenorrea e composizione corporea

Nel presente studio sono stati ricercati alcuni criteri diagnostici che permettano di distinguere tra i soggetti affetti da amenorrea ipotalamica funzionale associata a minima deficienza energetica da coloro in cui prevale l’incapacità di mettere in atto risposte adattative allo stress.

Lo studio

Allo studio hanno partecipato 59 giovani donne affette da amenorrea secondaria associata a lievi disordini alimentari di cui 58 riportavano eventi stressanti nella propria vita.

Ogni partecipante è stata valutata secondo le seguenti misurazioni antropometriche: composizione corporea attraverso assorbiometria dual energy X-ray (DEXA), analisi della bioimpedenza e test del profilo endocrino basale.

I soggetti affetti da disturbi del comportamento alimentare presentavano un basso indice di massa corporea (BMI), una bassa massa grassa (FM) misurata con entrambe le tecniche, una ridotta densità ossea a livello lombare ed anche bassi valori relativi alla massa magra.

Nel gruppo caratterizzato da disturbi alimentari sono state inoltre rilevate concentrazioni superiori di leptina e tri-iodotronina mentre non è stata osservata una significativa differenza dei livelli di cortisolo nei due gruppi.

I livelli di leptina correlavano positivamente non solo con il contenuto di massa grassa, ma anche con la massa cellulare corporea rispetto l’altezza e all’angolo di fase, entrambi parametri studiati attraverso la BIA e indicativi della componente corporeo metabolicamente attivo.

Significato clinico

Il modello di analisi multivariato ha confermato l’utilità di integrare i dati relativi al profilo ormonale con lo studio della composizione corporea.

L’utilizzo dell’analisi di bioimpedenza si è infatti dimostrato una valida alternativa diagnostica alla DEXA, specialmente quando si considerano  la massa cellulare corporea e l’angolo di fase.