Artrite reumatoide a dieta senza…

L’artrite reumatoide (AR) è una malattia autoimmune sistemica cronica che colpisce le articolazioni sinoviali e causa grave disabilità.
È stato proposto che fattori ambientali e di stile di vita, inclusa l’alimentazione, svolgano un ruolo nell’insorgenza e nella gravità dell’AR.
Pertanto, la terapia dietetica può aiutare a gestire i sintomi dell’AR riducendo l’infiammazione e potenzialmente diminuendo il dolore.

Lo studio

In 40 pazienti con AR di lunga data con sintomi stabili e trattati con farmaci antireumatici, i ricercatori hanno indagato l’effetto di una dieta di 3 mesi che eliminava carne, glutine, e il lattosio (e tutti i prodotti lattiero-caseari; dieta privativa) rispetto a una dieta equilibrata di controllo che includeva quegli alimenti.

Entrambe le diete sono state formulate per ridurre il peso poiché tutti i pazienti erano in sovrappeso o obesi.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a una delle diete e l’AR è stata valutata clinicamente al T0, attraverso la Visual Analogue Scale (VAS), per il dolore e il Disease Activity Score di 28 articolazioni (DAS 28) per l’attività dell’AR.
Nei pazienti assegnati alla dieta di eliminazione è stata osservata una significativa diminuzione della VAS e il miglioramento dello stato generale di salute fisica e mentale, valutato attraverso il questionario SF-36.
Entrambi i regimi dietetici hanno comportato un miglioramento della qualità della vita rispetto ai valori basali; tuttavia, il cambiamento è stato significativo solo per la dieta di eliminazione.
Con entrambe le diete, i pazienti hanno mostrato diminuzioni significative del peso corporeo e dell’indice di massa corporea, con una riduzione della circonferenza della vita e dei fianchi e livelli più bassi di glucosio basale e di leptina circolante. La dieta di eliminazione è stata anche in grado di ridurre significativamente la pressione arteriosa e la proteina C reattiva.

Significato clinico

Una dieta senza carne, glutine e lattosio può comportare un migliore controllo dell’infiammazione nei pazienti con AR in trattamento farmacologico ottimizzato stabile.