Combattere la fragilità


Le persone con uno stato di salute tra le popolazioni più anziane caratterizzato da basse riserve fisiologiche e vulnerabilità a diversi stress sono in aumento nel mondo, perché la prevalenza della fragilità aumenta con l’età. Gli individui fragili hanno maggiori rischi di disabilità, cadute, ricoveri e morte. Pertanto, la prevenzione della fragilità è importante per ridurre al minimo questi risultati negativi per la salute e per affrontare la sfida dell’invecchiamento con successo.
Si ritiene che lo stato nutrizionale sia uno dei fattori di rischio modificabili per la fragilità. Parecchi studi osservazionali hanno suggerito che assunzioni adeguate di macronutrienti e micronutrienti possono ridurre il rischio di fragilità. Ad esempio, assumere una quantità maggiore di proteine combatte la fragilità.
L’assunzione di sostanze nutritive antiossidanti, come la vitamina E e la vitamina C o il resveratrolo e la capacità antiossidante totale degli alimenti (TAC) sono stati inversamente associati alla fragilità.
Poiché le persone non consumano singole sostanze nutritive, ma pasti che contengono una combinazione di alimenti con una vasta gamma di sostanze nutritive, indagare le influenze delle combinazioni nutrizionali sulla fragilità può essere più utile che analizzare le influenze di singole sostanze nutritive quando si sviluppa una strategia di prevenzione.
Lo ha fatto uno studio giapponese che ha approfondito le abitudini alimentari di oltre 2000 donne di età media pari a 74 anni.
Le variabili dietetiche, tra cui l’assunzione di proteine e il TAC alimentare sono stati stimati da un diario alimentare validato. La fragilità è stata definita come un punteggio di tre o più punti ottenuti dai seguenti quattro componenti: lentezza e debolezza (due punti), esaurimento, bassa attività fisica e perdita di peso involontaria.
L’analisi ha portato alla stima del rischio di fragilità di 0,66 tra il terzile più basso e quello più alto di assunzione di proteine e di 0,51 per il TAC dopo aggiustamento per TAC alimentare o assunzione proteica totale, rispettivamente.
L’OR della fragilità per il gruppo con entrambe i terzili più alti di assunzione totale di proteine e TAC alimentare era notevolmente inferiore (0,27) rispetto al gruppo con il più basso terzile di assunzione di proteine e il terzile più basso di TAC alimentare.
L’assunzione di proteine e il TAC alimentare erano indipendentemente associati in modo inverso alla fragilità: insieme, una dieta con la combinazione di alti livelli di proteine e TAC elevato i due effetti riducono in modo molto forte il rischio di fragilità.
Selezionare le combinazioni di alimenti che consentano un aumento sia di proteine che di antiossidanti nella dieta in base alla cultura alimentare locale e le abitudini alimentari è una strategia efficace per la prevenzione delle fragilità.
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- Fabbisogni nell’età senileGli anziani sono a forte rischio di malnutrizione; è importante valutare lo stato nutrizionale e seguire un’alimentazione che prevenga le carenze.Valutazione dello stato nutrizionaleLo stato di nutrizione di un soggetto è definitivo da composizione corporea, bilancio energetico e funzionalità corporea.