Densità del sodio nella dieta: un pericolo per il peso


La densità del sodio nell’alimentazione potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’obesità indipendentemente dal contenuto in calorie. Il dato giunge da un recente studio condotto dai ricercatori coreani della Inje University Ilsan Paik Hospital. Attualmente, non è del tutto chiaro se il consumo di sodio e sale da tavola possa essere considerato un fattore di rischio per il sovrappeso e l’obesità.
Gli studi condotti fino ad oggi hanno fornito risultati contrastanti e, tuttavia, si ignorano i meccanismi responsabili degli effetti del sodio. Nel presente studio gli autori hanno esaminato la densità del minerale (mg/g), definita come rapporto tra l’assunzione giornaliera di sodio (mg/die) e il consumo di cibo quotidiano (g/die), in un vasto campione eterogeneo (5025 bambini e 20 586 adulti), valutando questo parametro presentasse alcuna relazione con la presenza dell’obesità addominale.
La prevalenza dell’obesità generale e dell’obesità addominale era di 31,4 e 24,5%, negli adulti, mentre era pari a 4,5 e 6,5% nei bambini.
Gli autori hanno potuto osservare negli adulti una significativa associazione di tipo dose risposta tra il quintile più elevato di assunzione di sodio e la presenza dell’obesità. Anche nei bambini era possibile osservare una simile relazione tra il consumo del minerale e la prevalenza del disordine corporeo.

