Dieta sana protegge il DNA e la salute metabolica

Lo studio Obekit
dieta-dna

Recenti ricerche scientifiche confermano che l’alimentazione influisce non solo sul nostro benessere generale, ma anche sul DNA, attraverso un processo chiamato metilazione. Uno studio condotto nell’ambito del progetto Obekit ha analizzato il rapporto tra la qualità della dieta, la metilazione del DNA e la salute metabolica in un campione di individui spagnoli, rivelando connessioni sorprendenti tra ciò che mangiamo e la nostra predisposizione a determinate malattie.

Lo studio Obekit: il legame tra dieta e DNA

Lo studio ha coinvolto 337 partecipanti, uomini e donne, ai quali è stata valutata la qualità della dieta tramite un questionario alimentare specifico. I ricercatori hanno considerato diversi punteggi dietetici, tra cui:

  • Indice di dieta a base vegetale (PDI), con varianti per dieta sana (hPDI) e non sana (uPDI);
  • Punteggio di diversità dietetica (DDS);
  • Consumo di alimenti minimamente trasformati (MPF) e ultra-trasformati (UPF);
  • Aderenza alla dieta mediterranea (MD).

Parallelamente, la metilazione del DNA è stata analizzata nei globuli bianchi utilizzando una tecnologia avanzata, il kit Infinium MethylationEPIC v1.0 BeadChip, esaminando oltre 5.000 siti CpG, ovvero specifici punti del DNA coinvolti nella regolazione genica.

L’analisi sull’ l’influenza della dieta sulla metilazione del DNA ha evidenziato quattro correlazioni significative tra nutrienti e specifici siti CpG del DNA:

  • Il gene GLUD1 è risultato influenzato dal consumo di alcol;
  • Il gene PAPSS2 è correlato all’assunzione di selenio;
  • Il gene SLC7A6 è legato al consumo di pesce;
  • Il gene cg05218090 è associato all’apporto di acido folico.

Inoltre, è stata individuata una regione differenzialmente metilata (DMR) nel gene ZFP57, strettamente associata all’obesità e a determinati nutrienti e abitudini alimentari.

Cidi ultra-processati e dieta vegetale: indicatori chiave per la salute

I ricercatori hanno scoperto che i migliori predittori della qualità della dieta, basati sulla metilazione del DNA, erano il consumo di alimenti ultra-trasformati (UPF) e l’adozione di una dieta vegetale sana (hPDI). Questi due fattori si sono rivelati anche i più utili per prevedere i principali rischi cardiometabolici, come obesità, diabete e malattie cardiovascolari.

Significato clinico

Lo studio suggerisce che la metilazione del DNA, un meccanismo epigenetico cruciale per la regolazione dell’espressione genica, può essere influenzata dalla dieta e, di conseguenza, impattare la salute metabolica.

Ridurre il consumo di alimenti ultra-processati e adottare una dieta ricca di alimenti freschi e nutrienti, come quella mediterranea o a base vegetale, potrebbe essere una strategia efficace per proteggere il nostro DNA e migliorare il benessere generale.

Queste scoperte rafforzano l’importanza di un’alimentazione sana non solo per il presente, ma anche per la prevenzione delle malattie a lungo termine, sottolineando come le nostre scelte alimentari possano influenzare direttamente la nostra biologia.

 

Bibliografia : Aline Rosignoli da Conceição, Josefina Bressan, Marta Cuervo et al

mar 4 febbraio 2025
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