Dispepsia: una questione di alimentazione?


La condizione caratterizzata da dolore e fastidio a livello dell’epigastrio e la difficoltà digestiva, meglio conosciuta come dispepsia, potrebbe nascondere un’origine alimentare, così suggeriscono gli autori di una recente review pubblicata sulla rivista Nature.
Non solo stress dunque, ma anche una larga componente alimentare contribuirebbe all’insorgenza della condizione. In testa agli alimenti dannosi vi sarebbero i cibi grassi, ma anche altri alimenti come carboidrati, latte e prodotti latticini, agrumi, cibi speziati caffè ed alcol sembrano contribuire alla sua ingravescenza.
I pazienti affetti da dispepsia funzionale presentano una serie mista di sintomi senso-motori, tra cui ipersensibilità gastrica e accomodamento gastrico del cibo disfunzionale. I grassi sembrano esacerbare queste anomalie e potrebbero innescare i sintomi post-prandiali.
Tuttavia, anche una componente cognitive-psicosomatica sembra essere coinvolta nella reiterazione dei sintomi. Ad esempio, l’anticipazione relativa alle esperienze negative provate con con certi cibi potrebbe attivare la comparsa dei sintomi. Gli autori hanno infine evidenziato la mancanza di studi che abbiano investigato l’effetto benefico degli interventi alimentari e negli stili di vita, perciò questo tipo di analisi meriterebbe decisamente attenzione.



- Apparato digerenteLa dieta post operatoria degli interventi all’apparato digerente varia come tipologia di alimento, consistenza e frequenza pasti.