Disturbi alimentari: da troppo a troppo poco

IX Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla
anoressia-nervosa

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è stata promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione “Mi Nutro di Vita”. L’iniziativa nasce da Stefano Tavilla, un padre che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni per bulimia. La giornata ricorre il 15 marzo, nel giorno della scomparsa della ragazza.

Questa Giornata ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei DCA, di accrescere la consapevolezza individuale, collettiva e istituzionale dell’epidemia sociale rappresentata dai DCA, e di creare solidarietà nei pazienti colpiti da questi disturbi per combatterne i disagi relazionali e il senso di abbandono.

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile.

Negli ultimi anni l’impatto economico di questi disturbi è notevole e l’età d’insorgenza si abbassa spostandosi progressivamente verso l’infanzia (in alcuni casi i bambini manifestano disordini alimentari già dai 9-10 anni).

I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa (AN), la bulimia nervosa (BN) e il disturbo da alimentazione incontrollata (dall’inglese Binge Eating Disorder, BED).

I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono per l’anoressia e la bulimia: la riduzione dell’assunzione di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti (farmaci che riducono la sensazione di fame), lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica.

Il paziente BED invece ha un comportamento decisamente ambivalente nei confronti della dieta: da un lato è rassegnato e demotivato all’idea di un trattamento dietetico, già tentato varie volte in passato e sempre caratterizzato da fallimenti; dall’altro lato, è facilmente vittima di illusori trattamenti dietetici “innovativi e miracolosi”, spesso costosi e squilibrati, che lo portano all’ennesima delusione. Anche questi pazienti spesso si lasciano andare ad abbuffate di “cibo spazzatura” alle quali non segue però un comportamento compensatorio.

L’epidemiologia dei DCA

Negli studi condotti su popolazioni cliniche, gli uomini rappresentano il 5-10% di tutti i casi di anoressia nervosa e il 10-15% dei casi di bulimia nervosa.

L’incidenza dell’anoressia nervosa è di almeno 8-9 nuovi casi ogni 100.000 persone in un anno tra le donne, mentre per gli uomini è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi.

Per quanto riguarda la bulimia nervosa ogni anno si registrano 12 nuovi casi ogni 100.000 persone tra le donne e circa 0,8 nuovi casi ogni 100.000 persone in un anno tra gli uomini.

Nell’anoressia nervosa, il tasso di remissione è del 20-30% dopo 2-4 anni dall’esordio, del 70-80% dopo 8 o più anni. Nel 10-20% dei casi si sviluppa una condizione cronica che persiste per l’intera vita.

I principali Disturbi Alimentari

Le forme di DCA più diffuse sono:

  • Anoressia Nervosa (AN)
  • Bulimia Nervosa (BM)
  • Obesità da Alimentazione Incontrollata o Binge Eating Disorder (BED)

Anoressia Nervosa

Questo disturbo colpisce maggiormente le adolescenti e le giovani donne per le quali il cibo diventa un’ossessione, e lo stesso vale per la tendenza al miglioramento della propria immagine corporea verso un modello ideale (ma distorto e malsano) di perfetta magrezza che può arrivare al deperimento con problemi alla funzionalità renale e cardiaca, disturbi al sistema endocrino (mancanza delle mestruazioni per periodi di oltre 6 mesi) e gastrointestinale, osteoporosi e fragilità ossea (fratture spontanee), disordini della pelle e degli annessi (cute secca, unghie fragili, perdita di capelli).

Bulimia Nervosa

Questo disturbo colpisce maggiormente il sesso femminile, anche in età media. Apparentemente le persone con bulimia sembrano godere buona salute, ma in realtà si abbandonano ad abbuffate eccessive e poi si purgano o assumono lassativi e diuretici per eliminare il cibo appena mangiato, spesso bevono molti alcolici  o assumono farmaci per non sentire la fame.

Obesità Da Alimentazione Incontrollata

Si tratta di una condizione di grave sovrappeso o obesità (IMC uguale o superiore a 30), causato da fattori psicologici in assenza di cause mediche o genetiche. Entrato a far parte dei disturbi della nutrizione e della alimentazione solo nel DSM-5, il BED è caratterizzato da abbuffate almeno 1 volta alla settimana per 3 mesi, non seguite da condotte di eliminazione o di controllo del peso di alcun tipo. Un’altra differenza con la bulimia è rappresentata dal minore interesse mostrato nei confronti del peso e della forma del corpo. L’assenza di controllo del peso sbilancia questo disturbo tutto sul versante dell’impulsività alimentare, rendendolo in qualche modo diverso dagli altri disturbi alimentari.

Come si curano

Queste gravi malattie si curano con la terapia multidisciplinare integrata che si realizza con la collaborazione di diversi specialisti: internisti, cardiologi, dietologi, endocrinologi, psicoterapeuti, biologi nutrizionisti, dietisti, psichiatri, non senza l’appoggio costante dei medici di famiglia e della famiglia stessa.

Non esistono farmaci specifici per i DCA, tuttavia alcune forme di anoressia e di bulimia, possono essere curate con antidepressivi e ansiolitici, ma sempre sotto stretto controllo del medico specialista (psichiatra).

Quando i danni dei lunghi digiuni e delle abbuffate diventano carenze effettive, può essere utile ricorrere a integratori mirati e prescritti dal medico. Allo stesso modo, quando si arriva a pesi eccessivi i pazienti BED possono ricorrere, in casi selezionati, alla chirurgia bariatrica.

La dieta

Non ha alcun senso l’imposizione di una dieta alle persone con DCA. Il dietologo potrà proporre un regime dietetico personalizzato secondo lo stato nutrizionale di ogni paziente, ma solo dopo che lo psicoterapeuta avrà lavorato con il paziente e ottenuto fiducia e massima collaborazione.

Che cosa fare sempre o non fare mai

I DCA sono malattie serie e gravi che nascondono un forte disagio fisico e psichico; non sono un problema estetico o una moda emergente “prima o poi le passerà”.

Quando si sospetta che un’amica o un amico, un allieva, un parente o un famigliare soffrano di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione  e si decide di avvicinarla/o per aiutarla/o la prima regola è “nessun giudizio, nessun commento“, per il BED come per AN e BN: non serve a nulla e, spesso, ottiene l’effetto uguale e contrario.

 

Bibliografia :
Fonti :

gio 12 marzo 2020
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    Il Binge Eating Disorder è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da abbuffate non seguite da comportamenti compensatori.