Esigenze nutrizionali in obesi in terapia intensiva

Uno studio osservazionale
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I pazienti critici con obesità (PwO) hanno caratteristiche antropometriche che possono essere associate a diverse esigenze nutrizionali-metaboliche rispetto ad altri pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Tuttavia, le linee guida attuali non forniscono raccomandazioni univoche sulla somministrazione di energia e proteine in questa popolazione. Un recente studio osservazionale ha valutato l’impatto dell’apporto nutrizionale su esiti clinici, degenza ospedaliera e mortalità nei pazienti obesi in condizioni critiche.

Lo studio

Lo studio ha analizzato 525 pazienti ricoverati in terapia intensiva, di cui 150 (28,6%) erano obesi (BMI ≥ 30 Kg/m²). L’obiettivo era valutare l’adeguatezza dell’apporto di energia e proteine nei primi 14 giorni di ricovero, considerando il loro effetto sulle complicanze e sugli esiti clinici. I pazienti sono stati classificati in base alla quantità di energia e proteine ricevute rispetto alle raccomandazioni delle linee guida di pratica clinica (CPG).

Assunzione di energia

  • Il 30,7% dei pazienti obesi ha ricevuto un apporto energetico insufficiente (<11 Kcal/Kg/die), mentre il 69,3% ha ricevuto un apporto adeguato (≥11 Kcal/Kg/die).
  • Coloro che hanno ricevuto un’adeguata somministrazione di energia hanno avuto una degenza ospedaliera più lunga (39,3 vs. 28,6 giorni, p = 0,01), ma una minore mortalità in terapia intensiva (16,5% vs. 32,6%, p = 0,02).

Assunzione di proteine

  • Il 63,3% ha ricevuto un apporto proteico inadeguato (<0,8 g/Kg/die), il 31,3% insufficiente (0,8-1,2 g/Kg/die) e solo il 5,4% ha ricevuto un apporto proteico adeguato (≥1,2 g/Kg/die).
  • I pazienti con un apporto proteico inadeguato hanno mostrato una minore mortalità in terapia intensiva (14,9% vs. 25,5%, p = 0,02).

L’analisi multivariata ha evidenziato che i pazienti obesi che hanno ricevuto un’adeguata somministrazione energetica hanno avuto una sopravvivenza migliore (HR: 0,398; IC 95%: 0,180-0,882; p = 0,023). Allo stesso tempo, coloro che hanno ricevuto un apporto proteico insufficiente (0,8-1,2 g/Kg/die) hanno mostrato una sopravvivenza migliore rispetto a chi ha ricevuto un apporto proteico inadeguato (<0,8 g/Kg/die) (HR: 0,404; IC 95%: 0,171-0,955; p = 0,038).

Significato clinico

La nutrizione medica nei pazienti obesi in terapia intensiva rappresenta una sfida. Lo studio evidenzia come un’adeguata somministrazione di energia sia associata a una minore mortalità, mentre un apporto proteico eccessivamente basso potrebbe compromettere gli esiti clinici. È essenziale sviluppare strategie nutrizionali mirate per migliorare la gestione dei pazienti critici con obesità, ottimizzando il bilanciamento tra apporto energetico e proteico per ridurre la mortalità e migliorare il recupero clinico.

 

Bibliografia : Juan Carlos Lopez-Delgado, Laura Sanchez-Ales, Jose Luis Flordelis-Lasierra et al

mar 4 marzo 2025
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