Il diabete 2 e la BIA


Il diabete di tipo 2 (T2DM) è una patologia metabolica complessa, spesso influenzata da fattori come la composizione corporea e la resistenza all’insulina (IR).
L’angolo di fase (PhA) è un parametro calcolato tramite l’analisi di impedenza bioelettrica (BIA), e riflette lo stato di salute cellulare e la funzionalità delle membrane cellulari: un valore più alto è generalmente associato a una migliore salute metabolica. Il BMI, invece, è una misura tradizionale che confronta peso e altezza per valutare se una persona è sottopeso, normopeso, sovrappeso o obesa. Il BMI non può essere l’unico parametro per la definizione di obesità, ma piuttosto costituisce una misura surrogata del rischio per la salute a livello di popolazione, per studi epidemiologici o per scopi di screening. Come misura individuale di salute, l’eccesso di adiposità deve essere confermato dalla misurazione diretta del grasso corporeo, ove disponibile, o da almeno un criterio antropometrico (p. es., circonferenza vita, rapporto vita-fianchi o rapporto vita-altezza) oltre al BMI, utilizzando metodi convalidati e punti di cutoff appropriati per età, sesso ed etnia
Lo studio
Un recente studio trasversale retrospettivo ha coinvolto 200 pazienti con T2DM tra il 2018 e il 2019. L’obiettivo era analizzare come diverse combinazioni di PhA e BMI influenzano la resistenza all’insulina (misurata tramite il modello HOMA-IR), un fattore chiave nel controllo del diabete.
I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi:
- LPLB: basso PhA e basso BMI.
- LPHB: basso PhA e alto BMI.
- HPLB: alto PhA e basso BMI.
- HPHB: alto PhA e alto BMI.
I pazienti del gruppo LPHB (basso angolo di fase e alto BMI) hanno mostrato la maggiore resistenza all’insulina, con valori HOMA-IR significativamente più alti rispetto agli altri gruppi. Questo suggerisce che una combinazione di scarsa salute cellulare e obesità aumenta notevolmente il rischio di complicanze metaboliche.
Nel dettaglio, i pazienti del gruppo LPHB avevano un rischio di resistenza all’insulina superiore fino a 4,75 volte rispetto al gruppo LPLB (basso PhA e basso BMI), anche dopo aver considerato fattori come età, durata della malattia, sesso e altri parametri metabolici (trigliceridi, colesterolo e glicemia).
Significato clinico
Questi risultati sottolineano l’importanza di considerare non solo il peso corporeo, ma anche la qualità della composizione corporea nei pazienti con diabete di tipo 2. Un BMI elevato associato a un PhA basso rappresenta un indicatore di scarsa salute metabolica e un fattore di rischio per una resistenza all’insulina più grave.
Per migliorare la gestione del diabete di tipo 2 e ridurre i rischi associati:
- Monitoraggio del PhA: l’analisi della composizione corporea tramite BIA dovrebbe essere inclusa nelle valutazioni cliniche dei pazienti diabetici.
- Promozione di uno stile di vita sano: interventi dietetici e attività fisica mirata possono migliorare il PhA e ridurre il BMI.
- Personalizzazione delle terapie: un approccio basato sulla composizione corporea potrebbe ottimizzare la gestione della resistenza all’insulina e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Lo studio evidenzia che i pazienti diabetici con basso angolo di fase e alto indice di massa corporea presentano il rischio più elevato di resistenza all’insulina. Questa scoperta apre la strada a strategie più mirate per il controllo del diabete, enfatizzando l’importanza di valutare sia la quantità che la qualità della composizione corporea nella pratica clinica.
Con una maggiore attenzione a questi parametri, è possibile migliorare la gestione del diabete di tipo 2, promuovendo un approccio più personalizzato e completo alla salute metabolica.


- Diabete mellitoIl diabete è una malattia metabolica cronica caratterizzata da un aumento del glucosio nel sangue, dovuto a un deficit di insulina.La composizione corporeaLa composizione corporea è correlata allo stato nutrizionale e la sua valutazione è necessaria per progettare interventi dietetici efficaci.