Il peso di una proteina


La proteina citoplasmatica SH2B1, se espressa a livello neuronale, avrebbe un ruolo essenziale sul controllo del bilancio energetico e sull’omeostasi del glucosio, grazie all’incremento della risposta ipotalamica della leptina.
La premessa fondamentale stava nella dimostrazione che i topi con un deficit della proteina SH2B1 sono obesi e diabetici. Questa proteina, infatti, lega, attraverso il suo dominio SH2 (Src homology 2), numerose tirosinchinasi, tra cui JAK2 e il recettore dell’insulina. In proposito, un gruppo di ricercatori americani, dopo aver dimostrato che esistono isoforme multiple di SH2B1 espresse in differenti distretti corporei, tra cui il cervello, ha generato un modello di topi transgenici SH2B1 (TgKO) in grado di esprimere SH2B1 esclusivamente nel tessuto neuronale.
Il ripristino dell’isoforma neuronale beta di SH2B1 ha permesso di correggere i disordini metabolici osservati nel modello murino (iperlipidemia, resistenza alla leptina, iperfagia, obesità, iperglicemia, insulinoresistenza, intolleranza al glucosio); di incrementare la via metabolica della leptina mediata da JAK2 e la regolazione dell’espressione ipotalamica del neuropeptide oressizzante.
Significato clinico
E’ possibile che la SH2B1 da sola, o meglio la sua isoforma neuronale, sia in grado di regolare il bilancio energetico, il peso corporeo, la sensibilità all’insulina dei tessuti periferici, e in parte anche l’omeostasi del glucosio attraverso l’incremento della sensibilità ipotalamica alla leptina. In pratica, una quantità ancora imprecisata di percorsi neuroendocrini che influenzano il peso corporeo sarebbe sotto il controllo di una sola proteina!


