La BIA e l’anemia


La bioimpedenza elettrica (BIA) è una tecnica non invasiva che permette di analizzare la composizione corporea e, secondo recenti studi, può rappresentare un utile strumento per prevedere l’anemia nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari (CVD).
Anemia e malattie cardiovascolari: un legame critico
L’anemia è una complicanza frequente nelle persone con malattie cardiovascolari ed è spesso associata a un aumento del rischio di mortalità. Individuare precocemente questa condizione può essere fondamentale per migliorare la gestione clinica e gli esiti terapeutici dei pazienti.
Cos’è la BIA e come funziona
La BIA è una tecnologia che utilizza impulsi elettrici a bassa intensità per misurare la resistenza dei tessuti del corpo. Queste misurazioni forniscono informazioni preziose sulla distribuzione dei liquidi corporei, in particolare sul rapporto tra l’acqua extracellulare (ECW) e l’acqua corporea totale (TBW). Recenti ricerche hanno evidenziato che questo rapporto può avere una correlazione significativa con i livelli di emoglobina sierica (Hb), un marker fondamentale per diagnosticare l’anemia.
Lo studio
In uno studio recentemente condotto su pazienti ricoverati nel reparto di cardiologia, è stato valutato il rapporto ECW/TBW ottenuto tramite BIA:
- Differenze tra Gruppi: i pazienti con anemia presentavano un rapporto ECW/TBW significativamente più elevato rispetto a quelli senza anemia.
- Correlazione con l’emoglobina: è emersa una correlazione negativa tra il rapporto ECW/TBW e i livelli di Hb, con un coefficiente di correlazione R pari a 0,57. Questo significa che, all’aumentare del rapporto, i livelli di emoglobina tendevano a diminuire.
- Impatto dei livelli di BNP: nei soggetti con livelli elevati di BNP (≥200 pg/mL), indicatore di stress cardiaco, la correlazione si è indebolita (R = 0,45).
- Accuratezza predittiva: l’analisi della curva ROC ha mostrato un’area sotto la curva (AUC) di 0,83 per il rapporto ECW/TBW nella previsione dell’anemia. Tuttavia, in pazienti con BNP elevati, la performance predittiva ha subito una riduzione, raggiungendo un’AUC di 0,71.
Significato clinico
I risultati suggeriscono che il rapporto ECW/TBW, misurato attraverso la BIA, può essere un prezioso indicatore per individuare precocemente l’anemia nei pazienti con malattie cardiovascolari, a condizione che i livelli di BNP non siano elevati. Questo strumento potrebbe aiutare i medici a personalizzare le strategie terapeutiche, migliorando la gestione complessiva della salute dei pazienti a rischio.
L’utilizzo della BIA per monitorare il rapporto ECW/TBW offre quindi una nuova prospettiva nel predire e gestire l’anemia nei pazienti con CVD. Questi dati evidenziano come strumenti diagnostici innovativi possano contribuire a un approccio più mirato e personalizzato nella cura delle malattie cardiovascolari, migliorando sia la prognosi che la qualità della vita dei pazienti.



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