La cura del paziente obeso parte dal MMG

Le linee guida europee
Bia multifrequenza

Il medico di Medicina Generale costituisce il primo contatto per i pazienti affetti da obesità. Pertanto, data la complessità della malattia, l’educazione permanente dei medici di base sulla gestione dell’obesità è essenziale.

Sono state pubblicate le linee guida per la gestione dell’obesità, specificamente adattate ai medici generici, favorendo un approccio pratico centrato sul paziente. Le nuove linee guida sottolineano l’importanza di evitare la stigmatizzazione, cosa che si vede frequentemente in diverse strutture sanitarie. Inoltre, non bisogna trascurare la gestione degli aspetti psicologici della malattia, come migliorare l’autostima, l’immagine del corpo e la qualità della vita.

Le linee guida suggeriscono che una perdita di peso del 5-10% è sufficiente per ottenere sostanziali benefici per la salute grazie alla diminuzione delle comorbidità. La riduzione della circonferenza della vita dovrebbe essere considerata ancora più importante della perdita di peso di per sé, in quanto legata a una diminuzione del grasso viscerale e dei rischi cardiometabolici associati. Infine, prevenire il recupero di peso è la sfida più grande, per tutte le tecniche di perdita di peso utilizzate (trattamenti comportamentali o farmaceutici o chirurgia bariatrica).

In sintesi…

I 9 messaggi chiave:

  1. Discutere con i pazienti la situazione personale dopo aver raccolto tutti i risultati pertinenti, stimare i rischi cardiometabolici e valutare altri fattori di rischio.
  2. Stimare il grado di motivazione del paziente e aiutarlo a fare le scelte migliori sulla quantità della perdita di peso corporeo, ricordando che anche un dimagrimento modesto (ad es. 3-5% dal peso corporeo iniziale) è benefico per la salute.
  3. Valutare la comprensione del paziente e identificare i potenziali ostacoli al raggiungimento degli obiettivi.
  4. Insieme al paziente, sviluppare un calendario e impostare e promuovere obiettivi realistici che si basano principalmente sul cambiamento della composizione corporea (perdita di massa grassa) e una diminuzione della circonferenza della vita piuttosto che sulla perdita di peso corporeo di per sé.
  5. Riguardo al trattamento, il primo obiettivo è quello di stabilizzare il peso. Il medico di base può monitorare la perdita di peso e la circonferenza della vita ogni 1-2 settimane durante i primi mesi per valutare l’efficienza del piano di trattamento con il paziente e progredire passo dopo passo. Dopo 6 mesi, il monitoraggio una volta al mese può essere sufficiente. Il medico generico può chiedere al paziente con quale frequenza vuole sottoporsi ai controlli.
  6. Con il paziente, selezionare l’area specifica preferita (attività fisica e inattività, alimentazione o comportamento alimentare, aspetti psicologici e stress, ecc.) per cominciare la gestione dell’obesità. Tutte queste procedure possono essere supportate da interviste motivazionali e altre tecniche terapeutiche di educazione del paziente.
  7. Il trattamento delle comorbidità è importante, indipendentemente dalla quantità di perdita di peso.
  8. Dopo il raggiungimento degli obiettivi, è necessario prestare particolare attenzione al paziente per evitare il recupero del peso perso (effetto yo-yo). Il paziente deve essere chiaramente informato sul rischio di riguadagnare peso.
  9. La gestione del peso a lungo termine può avere più successo se implica un approccio di autogestione, un contatto continuo con operatori sanitari e strategie comportamentali per mantenere la motivazione.

Non tutti i MMG possono essere in grado di seguire rigorosamente e accuratamente tutte le raccomandazioni contenute in questo documento, a causa di vincoli di tempo o altri fattori. Al contrario, possono selezionare individualmente le informazioni necessarie e rilevanti disponibili in base alla propria opinione, al proprio giudizio e “filosofia” relativa alla gestione dell’obesità. Oppure, possono indirizzare il paziente verso la cura più appropriata, ad esempio inviandolo da un nutrizionista.

Bibliografia : Durrer Schutz D, Busetto L, Dicker D, Farpour-Lambert N, Pryke R, Toplak H, Widmer D, Yumuk V, Schutz Y.
Fonti : Obes Facts. 2019;12(1):40-66. doi: 10.1159/000496183. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6465693/

mar 11 giugno 2019
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