La dieta su misura funziona


Una delle questioni ancora aperte resta quella di trovare un modello dietoterapeutico efficace per ridurre il rischio cardiovascolare nei pazienti obesi con sindrome metabolica di entità differente.
La soluzione proposta dal gruppo di ricercatori milanesi dell’Unità di Nutrizione Clinica del Dipartimento di Medicina Interna dell’Ospedale di Garbagnate diretti dal professor Domenico Sommariva, sembra quella più probabile.
Lo studio
Allo scopo di studiare quale fosse il contributo di 2 diete con differenti quote di macronutrienti al miglioramento del quadro metabolico di soggetti obesi con sindrome metabolica, sono stati reclutati 100 pazienti obesi.
Con criterio random i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi ai quali venivano rispettivamente assegnate due diete diverse delle quali una era relativamente più ricca in carboidrati (65% carboidrati, 13% proteine, 22% grassi) e l’altra meno ricca in carboidrati ma con più proteine e più grassi (48% carboidrati, 13% proteine, 33% grassi). L’osservazione è durata 5 mesi e tutti i 100 soggetti reclutati hanno portato a termine l’esperimento.
Al termine dello studio si è evidenziato che tutti i parametri della sindrome metabolica erano migliorati in entrambi i gruppi di obesi, eccetto il livello plasmatico delle HDL che è rimasto immutato. Inoltre, con la dieta ad elevato contenuto in carboidrati si è notata una diminuzione significativa del colesterolo-LDL.
E ancora, la dieta a più bassa quota di carboidrati era associata ad un più evidente decremento della prevalenza dell’ipertensione e della ipertrigliceridemia.
Significato clinico
Gli autori stessi concludono suggerendo che negli obesi con sindrome metabolica il regime dietetico efficace è quello tagliato su misura per ogni paziente secondo le diverse presentazioni del suo quadro metabolico.
Am J Clin Nutr. 2007 Oct;86(4):946-51


