Lactobacillus plantarum e neuromodulazione


La manipolazione del microbiota intestinale potrebbe ridurre i rischi per una serie di malattie come il diabete mellito di tipo 2 (T2DM). Il T2DM è associato a complicanze come disturbi intestinali e cerebrali. Probiotici e prebiotici potrebbero migliorare le complicanze del T2DM.
Uno studio sperimentale recente cerca di studiare gli effetti terapeutici e neuropsicologici di L. plantarum e inulina nei ratti diabetici.
Lo studio
Nel corso dell’indagine, L. plantarum, inulina o la loro combinazione (simbiotica) è stata somministrata a ratti diabetici. Alla fine, sono stati raccolti campioni fecali per valutare la composizione microbica intestinale. Sono stati condotti test comportamentali e si è analizzata la corteccia prefrontale (PFC) e dei campioni dell’ippocampo dei topolini.
I dati raccolti hanno dimostrato che la somministrazione di L. plantarum e inulina potrebbe migliorare la disbiosi intestinale e lo stato di stress ossidativo. Inoltre, potrebbe migliorare la via di segnalazione della serotonina e BDNF / TrkB.
In particolare, è stata osservata una forte correlazione tra i cambiamenti del microbiota intestinale e le risposte cognitive. È interessante notare che l’assunzione di simbiotici ha esercitato un effetto piuttosto potente sui marcatori di stress ossidativo.
Significato clinico
I risultati confermano che esiste un potenziale terapeutico benefico per gli integratori, in particolare i simbiotici.
In più, il miglioramento neuropsicologico è associato al microbioma intestinale bilanciato!



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