Linfedema e BIA


Il linfedema è una condizione caratterizzata dall’accumulo di liquido interstiziale nei tessuti sottocutanei, principalmente dovuto a un malfunzionamento del sistema linfatico. Una delle manifestazioni più evidenti del linfedema è il gonfiore, che può risultare in un aumento del volume degli arti, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. In particolare, il linfedema degli arti superiori può essere trattato con interventi chirurgici come l’anastomosi linfovenosa o il trasferimento di linfonodi vascolarizzati. Tuttavia, per monitorare l’efficacia di tali trattamenti e ottimizzare i risultati, è essenziale disporre di strumenti di valutazione precisi e non invasivi.
In questo contesto, l’analisi della bioimpedenza (BIA) emerge come una tecnica promettente per misurare vari parametri corporei, come la composizione dei tessuti, senza ricorrere a metodi invasivi. La BIA in multifrequenza consente di determinare, tra le altre cose, la quantità di acqua extracellulare, la massa magra e il volume degli arti, offrendo dati utili per il trattamento e il follow-up del linfedema.
Lo Studio
Un recente studio retrospettivo monocentrico ha indagato l’utilizzo della BIA multifrequenza nel monitoraggio del linfedema degli arti superiori dopo un intervento chirurgico. Sono stati analizzati parametri BIA perioperatori, come il rapporto tra acqua extracellulare e massa magra (FFM), e il volume dell’arto, che è stato definito come la percentuale di volume in eccesso (PEV). L’obiettivo dello studio era di valutare le relazioni tra i cambiamenti nei parametri PEV e BIA durante l’intervento chirurgico.
Lo studio ha coinvolto 48 pazienti con linfedema unilaterale, di cui 46 donne, con un’età media di 55,4 anni. I risultati hanno mostrato che sia il PEV che tutti i parametri BIA sono diminuiti significativamente dopo l’intervento chirurgico (p < 0,001). Inoltre, è stata riscontrata una correlazione significativa tra i cambiamenti nel PEV e quelli nei parametri BIA. In particolare, il parametro ΔFFM ha mostrato la correlazione più elevata con la variazione del volume dell’arto (r = 0,599, p < 0,001).
Significato Clinico
I risultati ottenuti confermano che i parametri BIA sono fortemente correlati con la variazione del volume dell’arto dopo l’intervento chirurgico. La BIA si è rivelata utile come strumento di monitoraggio in grado di fornire informazioni rapide e precise sullo stato post-operatorio dei pazienti con linfedema. La sua capacità di misurare variazioni nei parametri corporei, in particolare il volume dell’arto e la composizione dei tessuti, potrebbe migliorare la gestione del follow-up e consentire un adattamento tempestivo dei trattamenti, ottimizzando i risultati post-chirurgici.
Inoltre, la BIA rappresenta una metodologia non invasiva, facilmente ripetibile e praticabile anche in ambito ambulatoriale, riducendo la necessità di strumenti complessi o di procedure invasive per il monitoraggio. Questo la rende un valido alleato nella cura a lungo termine dei pazienti con linfedema, in particolare per quelli che hanno sottoposto il proprio trattamento a chirurgia.
In sintesi, l’analisi della bioimpedenza offre promettenti prospettive per il trattamento del linfedema degli arti superiori, migliorando il monitoraggio post-operatorio e contribuendo a una gestione clinica più efficiente e personalizzata.



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