Malattie neurologiche, infiammazione e dieta


Le malattie neurologiche sono riconosciute come le principali cause di disabilità e mortalità in tutto il mondo.
A causa dell’aumento di incidenza di malattie come il morbo di Alzheimer (AD), il morbo di Parkinson (PD), la schizofrenia, la depressione e la sclerosi multipla (MD), gli scienziati sono impegnatissimi a cercare nuovi e più efficaci metodi di intervento.
Un numero crescente di prove scientifiche suggerisce che i processi infiammatori e lo squilibrio nella composizione e nella funzione del microbioma intestinale svolgono un ruolo fondamentale nella patogenesi di varie malattie neurologiche. Gli interventi dietetici, come la dieta mediterranea, la dieta DASH o la dieta chetogenica possono avere effetti benefici sul loro decorso.
Il ruolo della dieta
I dati presenti nella letteratura scientifica dimostrano che il consumo di una dieta ricca di frutta, verdura, noci, erbe, spezie e legumi, che sono fonti di elementi antinfiammatori come acidi grassi omega-3, polifenoli, vitamine, minerali essenziali e probiotici, evitando alimenti che promuovono l’infiammazione, creano un ambiente cerebrale positivo e si associano a un ridotto rischio di malattie neurologiche.
Parallelamente, la quantità, così come la composizione della dieta, riveste un ruolo significativo nel determinare la struttura e la funzione del microbiota umano.
Il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della funzione cerebrale complessiva attraverso una varietà di percorsi, inclusi meccanismi immunitari, endocrini e vagali, influenzando ormoni, neurotrasmettitori, citochine e acidi grassi a catena corta. Le diete a bassissimo contenuto calorico (VLCD), le diete chetogeniche a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) e le diete a bassissimo contenuto di carboidrati (VLCarbD) promuovono la perdita di peso e migliorano la salute metabolica, oltre a migliorare la composizione del microbiota intestinale. Se poi si associano a integrazione con probiotici e prebiotici, l’effetto è ulteriormente amplificato.
Significato clinico
Gli interventi nutrizionali personalizzati possono costituire una strategia non invasiva ed efficace nella lotta ai disturbi neurologici, ripristinando l’equilibrio metabolico e ossidativo e modificando le vie infiammatorie in diversi tessuti, compreso il cervello. Un microbioma intestinale vario e sano può aiutare a promuovere la produzione di neurotrasmettitori, regolare l’infiammazione e sostenere l’integrità della barriera emato-encefalica, tutti elementi essenziali per mantenere una salute neurologica ottimale.



- Patologie neurologicheLe malattie neurodegenerative rappresentano quell’insieme di malattie che portano a una progressiva perdita di capacità cerebrali.