Microbiota risponde alla dieta


Diversi studi hanno descritto una forte correlazione tra dieta, perdita di peso e composizione del microbiota intestinale.
Una revisione ha valutato i potenziali effetti delle diete ipocaloriche. Ovvero, le diete a bassissimo contenuto calorico (VLCD), le diete chetogeniche a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) e le diete a bassissimo contenuto di carboidrati (VLCarbD), sulla composizione del microbiota intestinale.
La revisione
Sono stati inclusi 9 studi che hanno indagato i cambiamenti microbici con le diverse diete.
Nel complesso, VLCD e VLCarbD hanno influenzato il rapporto tra Bacteroidetes e Firmicutes nei pazienti obesi, portando a una riduzione della produzione di acidi grassi a catena corta da parte del microbiota fecale associato al cluster clostridiale XIVa.Roseburia ed Eubacterium rectale. Questo sono i due batteri produttori di butirrato più abbondanti nelle feci umane.
I VLCKD hanno preservato il microbioma fecale centrale, ma hanno alterato la composizione delle popolazioni microbiche fecali in relazione al metaboloma plasmatico e alla composizione degli acidi biliari fecali. In particolare, la perdita di peso indotta da VLCKD ha determinato una riduzione di E. rectale e Roseburia, un aumento di Christensenellaceae e Akkermansia mentre non tutti gli studi mostrano una diminuzione di Faecalibacterium prausnitzii.
Significato clinico
Sebbene pochissimi studi abbiano analizzato gli effetti di VLCarbD e VLCD sul microbiota intestinale, sono stati osservati significativi cambiamenti indotti dalla dieta nella composizione del microbiota fecale.



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