Tipo di proteina alimentare, animale vs vegetale, sul rischio cardiometabolico


Le proteine svolgono un ruolo cruciale nel metabolismo, nel mantenimento dell’equilibrio fluido-acido-base e nella sintesi degli anticorpi.
Le proteine alimentari sono importanti nutrienti e sono classificate in:
1) proteine animali (carne, pesce, pollame, uova e latticini)
2) proteine vegetali (legumi, noci e soia).
La modifica dietetica è uno dei più importanti cambiamenti dello stile di vita che ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) attenuando i relativi fattori di rischio.
Il carico CVD è ridotto dalla dieta ottimale attraverso la sostituzione di carne non trasformata con basso contenuto di grassi saturi, proteine animali e proteine vegetali.
Si ritiene che tali diete aumentino la sazietà, facilitino la perdita di peso e migliorino il rischio CV.
Gli studi
Diversi studi hanno confrontato i benefici delle diete onnivore e vegetariane. È stato suggerito che il rischio correlato alle proteine animali è maggiore con la carne rossa o trasformata; mentre pollame, pesce e noci comportano un rischio inferiore di CVD.
Al contrario, altri studi non hanno dimostrato alcuna associazione tra assunzione di carne rossa e CVD.
E quindi? Qual è l’impatto delle proteine animali rispetto alle proteine vegetali sulla modifica dei fattori di rischio cardiometabolico?
Numerosi studi osservazionali e interventistici hanno confermato che l’aumento dell’assunzione di proteine, in particolare le proteine vegetali e alcune proteine animali (pollame, pesce, carni rosse non trasformate a basso contenuto di grassi saturi e latticini a basso contenuto di grassi) hanno un effetto positivo nella modifica dei fattori di rischio cardiometabolico.
L’assunzione di carne rossa è correlata con un aumentato rischio di CVD, principalmente a causa dei suoi ingredienti non proteici (grassi saturi).
Tuttavia, dipende dal modo in cui viene cucinata la carne rossa e ai conservanti che contiene.
Si raccomanda di sostituire la carne rossa con pollame o pesce al fine di ridurre il rischio di CVD.
Significato clinico
Gli aminoacidi specifici hanno risultati favorevoli nella modifica dei principali fattori di rischio per CVD, come l’ipertensione. Oltre alla carne, altre proteine di origine animale, come quelle che si trovano nei latticini (in particolare le proteine del siero di latte) sono inversamente correlate all’ipertensione, all’obesità e alla resistenza all’insulina.

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