Quanto infiamma un pasto grasso?


I risultati della ricerca nel corso degli ultimi decenni hanno dimostrato che l’infiammazione è una caratteristica importante di molte malattie croniche, e una dieta poco sana costituisce uno stimolo infiammatorio probabile.
Potrebbe esserlo anche solo un singolo pasto ricco di grassi?
La revisione
Risponde un gruppo di ricercatori che ha condotto una revisione sistematica sulla variazione dei marcatori proinfiammatori in fase post-prandiale : l’interleuchina (IL) 6, la proteina C-reattiva (CRP), il fattore di necrosi tumorale (TNF) α, IL-1β, e IL-8.
Sono stati inclusi 47 articoli che rispondevano ai criteri di inclusione prestabiliti:
1) uomini e donne sani di età 18-60
2) consumo di un singolo pasto grasso (≥30% di grassi, ≥500 kcal)
3) Dosaggio dei marcatori infiammatori ≥2 h dopo pasto.
L’unico marcatore che si modifica costantemente nel periodo post-prandiale è IL-6: in media, da un basale di ~ 1,4 pg / mL, ha raggiunto ~ 2,9 pg / mL ~ 6 h post-prandiali (una variazione media relativa del ~ 100%). CRP, TNF-α, IL-1β e IL-8 non sono variati significativamente nel 79% (23 su 29), 68% (19 di 28), il 67% (2 di 3), e il 75% (3 su 4 ) degli studi inclusi.
Significato clinico
L’evidenza che CRP e TNF-α non variano in fase post-prandiale potrebbe derivare dal fatto che le persone testate erano sane e di età inferiore ai 60 anni. La proteina C reattiva deriva da IL-6 e probabilmente si innalza in tempi più lunghi del suo precursore. TNF-α invece è inibito da IL-6.
IL-6 aumenta dopo assunzione di un pasto grasso, anche nei soggetti sani. Quale il suo effetto? Studi futuri sapranno darci ulteriori informazioni.



- GrassiI grassi sono presenti soprattutto nei condimenti e rappresentano la principale riserva energetica dell’organismo.Nutrizione ed evidenze scientificheLa conoscenza delle evidenze scientifiche consolidate permette la decisione clinica più appropriata.