Trattamento dialitico

La dialisi è un trattamento che sostituisce la funzionalità renale quando molto compromessa. Ha una funzione depuratrice, ossia rimuove le tossine direttamente dal sangue.
I pazienti in trattamento emodialitico, come durante le diverse fasi dell’insufficienza renale, devono attenersi a un regime dietetico adeguato.
Alimentazione
I punti cardine della dieta in trattamento dialitico sono:
- Alto apporto di proteine.
L’alto apporto proteico è necessario per avere un bilancio proteico positivo, utile per la prevenzione dell’anemia e della neuropatia.
- Controllo nell’assunzione dei liquidi.
Il controllo nell’assunzione dei liquidi si rende necessario perché i reni non sono più in grado di smaltire l’acqua introdotta (come avveniva prima della dialisi). Il bilancio idrico è possibile attraverso un controllo quotidiano del peso corporeo e della pressione arteriosa.
- Controllo nell’assunzione di alcuni sali (potassio, fosforo, sodio).
A differenza del soggetto sano, con la diuresi e con la dialisi le uscite sono limitate e sulla base di queste sono da calibrare le entrate.
- Il potassio e il sodio possono determinare disturbi cardiaci.
- Il fosforo e il calcio sono importanti nel controllo del metabolismo dell’osso. Un loro controllo entro i valori consigliati previene la formazione di calcificazioni vascolari e parenchimali, cioè l’invecchiamento accelerato di vasi e organi.
Indicazioni nutrizionali
Le norme da seguire sono le seguenti.
- Gli alimenti vanno pesati crudi, al netto degli scarti.
- È consigliabile rispettare la suddivisione dei pasti indicata dal nutrizionista.
- Rispettare attentamente le grammature indicate di tutti gli ingredienti.
- Le verdure devono essere lessate in abbondante acqua o in due acque consecutive, per diminuire il loro contenuto in potassio e fosforo.
- Il carattere insipido della dieta può essere migliorato utilizzando erbe aromatiche (basilico, prezzemolo, maggiorana, origano, salvia, rosmarino), aceto e in piccole quantità aglio, cipolla, sedano e succo di limone.
- La quantità giornaliera di sale da cucina deve essere consigliata dal nutrizionista.
- La quantità di liquidi permessa va rigorosamente rispettata.
Cibi ammessi
- Gruppo frutta: Mele, mandarini, cachi, cocomero, fichi, fragole, pere (in quantità medie), arance, lamponi, pompelmo, susine (in quantità medio/piccole), ananas, ciliegie, pesce e uva (in piccole quantità);
- Gruppo verdura: Zucca, zucchine, carote, finocchi, asparagi, fagiolini, verza (in quantità medie), cicoria, radicchio, lattuga, rape, ravanelli, scarola, pomodori da insalata, sedano (in quantità medio/piccole), cavolfiore, broccoli, catalogna, porri, barbabietole, cipolle, melanzane, peperoni (in piccole quantità);
- Gruppo carne: Agnello, capretto, cavallo, coniglio, faraona, manzo, maiale, pollo, tacchino e vitello (la carne deve essere scelta fra le parti più magre e meno venate: la pelle deve essere scartata);
- Gruppo pesce: Dentice, polpo, merluzzo, nasello, ombrina, orata, seppia, sogliola, trota, cernia;
- Gruppo formaggi: Mozzarella, certosino, fior di latte, brie;
- Gruppo condimenti: Olio di oliva.
Cibi vietati
- Sali dietetici ricchi di potassio;
- Bevande alcoliche, succhi di frutta, spremute;
- Budini, cioccolato, dolciumi confezionati con farina, latte e uova;
- Maionese, mostarde, cibi confezionati in salamoia e sott’olio;
- Salumi e insaccati;
- Formaggi, ad esclusione di quelli ammessi.
Metodi di cottura
- Carne e pesce: bolliti, al vapore, al forno, alla griglia;
- Verdure: inizialmente lessate in acqua abbondate e poi eventualmente al forno;
- Uovo: alla coque, in camicia, sodo, strapazzato o in frittata;
- Pasta e riso: asciutti, conditi con olio e/o pomodoro fresco o carne.
- Obesità e danno renale acutoLa massa corporea aumenta la sopravvivenza dei pazienti con danno renale acuto che richiedono una terapia sostitutiva della funzione renale.Dieta mediterranea, modello sempre validoLa Dieta Mediterranea in caso di malattia può essere consigliata come trattamento nutrizionale nell’insufficienza renale cronica.