Diabete mellito

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. Responsabile di questo fenomeno è un difetto assoluto o relativo di insulina, ormone che consente all’organismo di utilizzare il glucosio per i processi energetici all’interno delle cellule.
Quando l’insulina viene prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) favorendo, così, la comparsa del diabete mellito.
L’insulina è un ormone secreto dalle isole di Langerhans del pancreas ed indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Tutti gli zuccheri che vengono assunti con l’alimentazione sono trasformati nel corso della digestione in glucosio, il quale rappresenta la principale fonte di energia per i muscoli e gli organi. Affinché il glucosio possa fare il suo ingresso nelle cellule ed essere utilizzato come “carburante”, è necessaria la presenza dell’insulina.
In soggetti sani, che hanno una vita regolare e un’alimentazione corretta, generalmente nell’arco della giornata i valori della glicemia si mantengono tra i 60 e i 130 mg/dl.
A digiuno, i valori glicemici possono variare dai 70 ai 110 mg/dl; in caso di valori compresi tra 110 e 125 mg/dl si parla di alterata glicemia a digiuno (IFG), una condizione che dovrebbe invitare il paziente a porre maggior attenzione al suo stile di vita e in particolare alla sua alimentazione.
Valori di glicemia uguali o superiori a ≥ 126 mg/dl, secondo l’American Diabetes Association, sono da considerarsi probabili sintomi di diabete.
La diagnosi di diabete è certa con un valore di glicemia di 200 mg/dl, rilevato in qualunque momento della giornata o due ore dopo un carico di glucosio.
Valori di glicemia compresi fra 140 a 200 mg/dl dopo un carico di glucosio definiscono, invece, la ridotta tolleranza al glucosio (IGT). IFG ed IGT possono evolvere nel tempo verso un diabete conclamato.
Esistono due forme di diabete:
- Diabete mellito di tipo 1: insulino-dipendente
- Diabete mellito di tipo 2: insulino-non dipendente
Il diabete 1 si cura con la dieta e l’insulina; il diabete 2 si cura invece con la dieta e i farmaci ipoglicemizzanti per via orale.
L’esercizio fisico, specie nel diabete che colpisce i giovani, è sempre utile e va personalizzato secondo le esigenze e le condizioni generali e nutrizionali di ogni singolo soggetto.
Nulla va lasciato all’autocura, il diabete si cura dal diabetologo e da un dietologo o nutrizionista, in collaborazione stretta col medico di medicina generale.
Anche se il diabete non è guaribile completamente e anche se in alcune condizioni l’insorgenza del diabete è fortemente condizionata dalla famiglia, è possibile comunque tenere sotto controllo alcune condizioni favorenti.
Uno stile di vita moderato e attento ai vari disturbi, che possono insorgere all’improvviso o restare a lungo silenti, è il modo migliore non solo per prevenire, ma per affrontare questa malattia, allo scopo di condurre una vita abbastanza normale e di evitare le complicanze per il maggior tempo possibile.
Ecco un breve elenco delle regole da seguire; regole che sono ancor più importanti per il diabete di tipo 2:
- tenere spesso sotto controllo il peso corporeo e la pressione arteriosa;
- osservare un regime dietetico bilanciato e povero di grassi saturi; più ricco di frutta e ortaggi, pesce e carni bianche, cereali e pasta in quantità adeguate al peso, fibre vegetali in abbondanza;
- evitare il fumo di sigaretta;
- evitare consumi eccessivi di vino e alcolici;
- mantenersi in esercizio il più possibile, conducendo una vita attiva e adeguata all’età, allo stato nutrizionale e alle proprie aspirazioni, evitando lo stress eccessivo;
- preferire le attività ricreative da svolgersi all’aria aperta.
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