Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo consiste nella risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago, provocando bruciore e dolore al torace.
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Il reflusso gastroesofageo consiste nel rigurgito di parte del contenuto alimentare acido dello stomaco che risale nell’esofago, spesso fino a ritornare in gola.

Si manifesta con bruciore e può anche essere la causa di voce rauca, tosse cronica e mal di gola.

Colpisce uomini e donne di tutte le età; nei primi mesi di vita è caratteristico il rigurgito di latte acido.

I sintomi possono comparire durante il giorno, soprattutto dopo pasti particolarmente abbondanti, iniziando con una specie di bruciore doloroso toracico diffuso alla zona del cuore, però, è più frequente nelle ore notturne quando si dorme o si è in posizione sdraiata.

Il sovrappeso e la gravidanza rappresentano fattori che contribuiscono al reflusso gastroesofageo, insieme a un indebolimento dello sfintere esofageo inferiore, che di solito si chiude dopo il passaggio del cibo per impedirne la risalita.

Spesso la dieta controllata risolve il disturbo; però se si tratta di un disturbo cronico, è possibile che almeno un farmaco debba essere mantenuto per tutta la vita, insieme alla dieta e qualche piccola regola nello stile di vita.

Consigli alimentari per il reflusso gastroesofageo

Il bruciore di stomaco dopo cena è il sintomo più classico del reflusso, spesso causato da ciò che si mangia o che si beve; è quindi necessaria un’attenzione particolare alla dieta abituale, cercando anche di tenere sotto controllo il peso.

Una dieta più ricca di ortaggi e frutta freschi di stagione, ben bilanciata in nutrienti e calorie è la soluzione migliore e aiuta anche a non dover ricorrere ai medicinali.

Chiedi a un professionista una dieta personalizzata per i tuoi disturbi e calcolata in base al tuo stato nutrizionale.

Alimenti da evitare

Sono generalmente da evitare:

  • i cibi ricchi di grassi saturi: salumi e insaccati, formaggi fermentati, strutto, lardo, panna da cucina, burro fuso, carni rosse troppo grasse e dolciumi elaborati con burro e con creme a base di uova;
  • le cotture troppo speziate, elaborate, a temperature elevate o troppo prolungate: fritti, soffritti, bolliti e stracotti con vino e spezie irritanti.

In generale, sono nemici dello stomaco:

  • alcol
  • caffè e tè
  • sciroppo e caramelle alla menta
  • bevande ghiacciate, colorate e troppo gasate
  • succo di pomodoro
  • senape forte, ketchup, mostarda
  • agrumi e spremute
  • succhi di frutta in generale
  • cioccolato
  • brasati e fritti
  • brodi bollenti, specie quelli di carne che consumati a cena diventano pesanti da digerire

Alimenti da ridurre

Tutto ciò che può rendere più difficile la digestione, va consumato con moderazione.

È necessario fare attenzione al latte che, essendo un alimento basico, dà un immediato effetto positivo che va a contrastare l’acidità dello stomaco. Però, specie quello intero, è ricco anche di grassi e proteine che, se consumati in eccesso, potrebbero rallentare la digestione. Lo stesso avviene per i formaggi troppo cremosi e fermentati, specie se consumati a cena.

Dunque, il latte meglio se scremato e non bollente; lo yogurt e i formaggi sono tollerati ma meglio quelli freschi e magri.

Consigli pratici per il reflusso gastroesofageo

In pratica, specie quando l’acidità è un disturbo cronico si deve:

  • evitare pasti troppo abbondanti;
  • mangiare a orari regolari;
  • frazionare l’assunzione dei cibi in almeno 5 pasti al giorno: prima colazione nutriente, spuntino del mattino, pranzo, spuntino del pomeriggio, cena leggera;
  • consumare i pasti in ambiente tranquillo, possibilmente seduti e rilassati, masticando lentamente e concentrandosi sul pasto senza distrarsi in altre attività (telefono, televisione);
  • evitare abiti, pantaloni e cinture troppo stretti che fanno aumentare la pressione all’interno dell’addome;
  • evitare i sonnellini post-prandiali o evitare di coricarsi subito dopo cena che, comunque, non dovrebbe essere troppo abbondante;
  • evitare il fumo, specie quello di sigarette;
  • evitare lo stress lavorativo.

È consigliato, inoltre, alzare la testata del letto, così da riportare lo stomaco a un piano più basso della bocca; in alternativa è possibile usare due cuscini o mettere sotto al materasso una coperta ripiegata; in caso di ulteriore appiattimento si può ricorrere a un oggetto rigido da posizionare sotto i supporti della testata.

L’attività fisica è sempre benefica, anche se è meglio non eccedere; meglio dedicarsi ad attività da svolgersi all’aria aperta: se la stagione lo consente, è bene fare una passeggiata.

Non si possono saltare i pasti principali, perché i digiuni prolungati aumentano l’acidità dello stomaco e non sono certo utili per perdere peso.

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